Se i dinosauri corrono per la città: Giacomo e Giovanni mattatori

CASTELFRANCO. «Il film è partito da qui, da Castelfranco, tutti noi castellani possiamo in qualche modo sentirci protagonisti. Questa presentazione può superare quella di Venezia». Giacomo Mazzariol, 22 anni, ha coinvolto emotivamente tutta la platea del cinema Hesperia introducendo la visione di “Mio fratello rincorre i dinosauri”. Direttamente dalla Mostra del Cinema è stata proiettata qui, dove tutto è nato, la straordinaria storia della famiglia Mazzariol, che mette in luce la forza di Giovanni, oggi diciasettenne, esempio di tutti i ragazzi down, con un cromosoma in più e dei “super poteri” intravisti e riconosciuti dal fratello maggiore Giacomo sin da quando era bambino.
Tratto dal besteller scritto dallo stesso Giacomo, 300mila copie, Einaudi, il film ripercorre la storia vera della famiglia Mazzariol, modificata in alcuni punti per esigenze cinematografiche ma molto aderente alla realtà. Quello che è stato trasmesso sul grande schermo, e quello che si vedeva ieri nella realtà, nella sala del cinema Hesperia, è il ritratto di una famiglia castellana unitissima, che esprime i valori cattolici e veneti, del rispetto per l’altro, del perdono e della dignità di chi sa rimboccarsi le maniche e della capacità di superare i pregiudizi. In sala, ad assistere tra il pubblico c’era la famiglia Mazzariol al completo, Giacomo con il fratello Giovanni, le sorelle Alice e Chiara, i genitori Catia e Davide (interpretati magistralmente da Isabella Ragonese e Alessandro Gassman). Tutti seduti uno accanto all’altro.

Tra tutti spiccava Giovanni, per tutti “Gio”, che si presentato con un sorriso smagliante, elegantissimo, in abito scuro, con tanto di fifì, lo stesso outfit che ha indossato nel video “diretto” e lanciato nel 2015 su Youtube dal fratello Giacomo e diventato in breve tempo virale. Un videoclip in cui Giacomo aveva già dato prova delle sue doti di sceneggiatore. Ambientato tra Bologna e Pieve di Cento, paesino dell’Emilia che con i suoi portici, “imita” Castelfranco, il film, alla fine, mostra anche i veri volti della famiglia Mazzariol e di piazza Serenissima, luogo in cui è stato girato da Giacomo il videoclip che ha conquistato il web.. Mercoledì Giovanni è stato accolto come una vera “star”. È stato il primo ad alzarsi in piedi per godersi gli applausi dopo la visione del film, è stato quello che per più tempo ha tenuto il microfono intrattenendo la platea con la sua simpatia. Giacomo ha lasciato più spazio possibile al fratello, scherzando con lui. «Ma in fondo tu che hai fatto Gio?» Non ha recitato, ma ha ispirato tutta la storia. «Cosa dobbiamo dire di indispensabile prima della visione? Ma che sia davvero fondamentale, Giovanni». E la risposta di Gio, come sempre originale, è stata: «Invitiamo tutti al successivo pigiama party». La felicità di Gio, che per le scarpe nere aveva scelto dei lacci color arancione come “tocco fashion” trapelava da tutti i pori : «Siamo contenti, perché siamo stati bravi».
Giovanni prima della presentazione, è letteralmente saltato sul palco senza usare le scale, dimostrando tutta la sua vitale energia. Nel film, come nella vita, è l’esempio di chi, con la sua bontà, sa perdonare e invita gli altri farlo, senza lasciarsi imbrigliare in schemi. È l’esempio del coraggio che non tutti hanno, perché lui si muove libero dalle regole. Il voto di Giovanni all’attore down Lorenzo Sisto che lo interpreta? «10 e lode». Giacomo ha spiegato che «l’amore per la storia è un mondo a parte rispetto al libro, è la cosa più bella che mi sia successa nella vita, trascorrendo dal primo all’ultimo giorno sul set». L’insegnamento con cui tutti sono tornati a casa è di Giacomo: «Voglio portare l’amore e la bellezza da Castelfranco a Roma, in ogni progetto, lasciandomi andare come mi hai insegnato tu, Gio».
E iInizieranno tra il 2019 e il 2020 le riprese di “Torno subito” prodotto da Andrea Ferrari: «Tra le ambientazioni della storia a tratti tragicomica ci saranno Castelfranco, Treviso e altre città. Stiamo visitando delle ville castellane, ne sceglieremo sicuramente alcune come dimore dei nostri personaggi».
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