Scuola, addio alla didattica a distanza Ottomila studenti sono tornati in aula

La didattica a distanza (Dad) finisce in archivio: ottomila alunni trevigiani, rispetto a una settimana fa, hanno riabbracciato la scuola in presenza. Il mix fra abbassamento dei contagi e nuove regole per la gestione dei casi ha sgretolato il numero delle classi costrette alla quarantena, garantendo al mondo scolastico un radicale cambio di rotta.
Eloquenti i numeri: se al 3 febbraio si contavano 607 classi in quarantena nella Marca trevigiana (2.087 in totale, includendo autosorveglianze e regimi misti), tre giorni fa - mercoledì 9 - si è scesi drasticamente a 199 (su 1.170 complessive).
In pratica, un cospicuo numero di provvedimenti di quarantena è mutato in autosorveglianza, che significa frequenza in aula per 10 giorni indossando la mascherina Ffp2: notevole l’impatto sulle primarie, dove prima si andava in Dad con due casi e ora invece solo con cinque e se non si è vaccinati.
«Una nuova prospettiva per la scuola, oggi sono tutti in presenza», sottolinea Francesca Magnano, preside del Comprensivo Felissent. Ed è analizzando i dati del suo istituto che si può evidenziare, ancora meglio, il cambio di passo: la scorsa settimana doveva fare i conti con sei classi in quarantena, di cui una all’asilo, tre alle elementari e due alle medie (con tre in sorveglianza), mentre oggi si sommano otto provvedimenti unicamente di sorveglianza (in aula con facciali filtranti), comprendendo una sezione delle materne, tre delle primarie e quattro delle medie. Un quadro mutato per effetto delle nuove regole e della fase regressiva della pandemia, di certo tanti presidi possono testimoniare il gran lavoro dello scorso fine settimana, quando in pochissimo tempo hanno comunicato alle classi interessate il ritorno in presenza e la modifica del provvedimento. D’altronde, il bollettino dell’Ulss 2 della passata settimana indicava 607 classi in quarantena, ovvero oltre 12 mila alunni costretti alla didattica a distanza, mentre l’ultimo aggiornamento - al netto dei provvedimenti a regime misto, che impongono la quarantena ai non vaccinati - fa scendere a soli quattromila gli scolari confinati fra le mura domestiche. Aumentano le Ffp2, si riducono all’osso le ore di Dad. Il tutto dopo un gennaio da incubo: «Tre settimane fa avevamo 20 classi soggette a provvedimenti, ora calo dei contagi e disposizioni più uniformi hanno riportato quasi tutti in presenza», sottolinea Mariarita Ventura, preside del Canova, «Nel dettaglio, oggi sono coinvolte sette classi, di cui cinque in autosorveglianza e un paio a regime misto, con i soli non vaccinati a casa. Sì, si è ripopolato il liceo». Solo poco tempo fa, i dirigenti paragonavano la scuola alle “trincee”, sottolineando come la quasi totalità del tempo la dovessero dedicare alla gestione dei contagi scolastici. «Una situazione logorante, non si poteva andare avanti in quelle condizioni», commenta Luana Scarfì, preside del Comprensivo Martini, «Ora siamo invece tutti in presenza, al massimo in sorveglianza. La settimana scorsa ne avevamo otto in quarantena solo alle primarie».—
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