Scontro politico a Treviso: «Illegittimo il bando per il capo dei vigili»

TREVISO. «Il bando per il nuovo comandante della polizia municipale è scritto male, si rischia l’impugnazione davanti al Tar, da un qualsiasi candidato rimasto escluso, e una conseguente paralisi del corpo: meno male che il sindaco ha la delega alla sicurezza».

Stefano Pelloni, capogruppo del Pd ai Trecento, contesta il concorso per il nuovo comandante della polizia municipale, che lascia al sindaco l’ultima scelta fra i primi tre candidati della graduatoria finale.

«Mai visto nulla di simile, per contratti a tempo indeterminato, la discrezione può esistere solo per incarichi fiduciari a tempo: il bando della giunta Conte viola la legge 165/2001, articolo 35», argomenta l’esponente dei Dem, «Come può scegliere discrezionalmente un sindaco? Il bando di selezione del comandante della polizia locale è fondato su una condizione che va contro ogni criterio di meritocrazia e trasparenza. La polizia locale rischia la paralisi».

L’esponente del Pd si dice «seriamente preoccupato», e sottolinea come l’avviso di mobilità «lasci un potere inconcepibili e illegittimo, totalmente discrezionale per la scelta di un dirigente pubblico».

Pelloni ricorda come nei concorsi «sia il candidato con il punteggio più alto a venire assunto e ad essere incaricato ufficialmente». E ancora: «Non esiste che scelga il sindaco, senza specificare nessun criterio, la città rischia che il prossimo comandante venga scelto con criteri non meritocratico e di curriculum, in totale trasparenza, ma all’opposto su basi di simpatia o, peggio, di affinità politica con il sindaco. È il segno di una gestione pressapochista e poco trasparente».

Allo stato, il concorso è arrivato all’ultimo passaggio, è uscita la graduatoria dei primi 10 concorrenti, ora ci sarà la selezione per arrivare ai primi tre candidati.

L’attuale comandante della polizia municipale, Maurizio Tondato, va in pensione alla viglia di Natale. Il suo incarico sarà assunto ad interim dal segretario Lorenzo Traina, fino alla conclusione del concorso. E alla scelta del successore.