Si continua a cercare Matteo Vendramin. Gli avvistamenti non attendibili
Il giallo del trentunenne di Campolongo che manca da casa da ormai 13 giorni. Varie segnalazioni per presunti avvistamenti rivelatisi non attendibili. L’associazione Penelope: «Se siete certi, avvisate il 112»

Una serie di segnalazioni di presunti avvistamenti, in diverse zone del Veneto, anche distanti. Ma nessuno ha ancora fornito indicazioni utili e soprattutto attendibili per le ricerche di Matteo Vendramin. Il 31enne di Campolongo appare svanito nel nulla dalla mattinata del 7 ottobre, quando ha parcheggiato la sua Toyota Yaris in centro a Rua di Feletto.
Gli avvistamenti
«Attenzione – questa era stata l’allerta lanciata venerdì dalla presidente dell’associazione Penelope, Daniela Ferrari – Perviene qualche segnalazione dalla zona di Mestre. Se siete certi che si tratti di Matteo chiamate immediatamente le forze dell’ordine, ha bisogno urgente di aiuto».
Sui social, in forma anonima, qualcuno ha detto di averlo avvistato in un treno per Treviso, ma senza fornire ulteriori spiegazioni. Purtroppo però al momento si sono rivelate piste senza fondamento e segnalazioni verificate non sono giunte ai carabinieri. Anche per questo la stessa presidente dell’associazione che sta collaborando nelle ricerche con la famiglia Vendramin e gli amici, sabato ha voluto chiarire e censurare chi fornisce indicazioni non verosimili, quasi depistaggi.
«Cerchiamo Matteo, chiunque lo incontri si fermi, gli parli, e chiami le forze dell’ordine – ha ribadito Ferrari – Riceviamo segnalazioni da molti luoghi del Veneto. Segnalazioni approssimative, spesso non verificabili. Non è un gioco, aiutateci ad aiutare Matteo a tornare dai suoi cari, dai suoi amici che lo aspettano a braccia aperte».
Il lavoro degli amici
Tanti amici continuano anche a distribuire volantini con la sua fotografia e indicazioni. Conegliano e Coneglianese era già state tappezzate. Ripetuti sono stati anche gli appelli della sorella Elena. È stata mobilitata inoltre la trasmissione Chi l’ha visto? La sparizione del 31enne, laureato e impiegato in una torrefazione, continua a essere un giallo.
Matteo quella mattina doveva andare al lavoro: perché si è recato sulle colline sopra Conegliano? Perché era ritornato alla macchina e quindi di nuovo si era allontanato a piedi? Perché ha lasciato lo smartphone in auto, l’ultima telefonata è delle 8.40, ma ha tenuto i documenti? Una serie di domande senza una risposta, per quanto nelle ultime settimane stesse vivendo un periodo di stress.
Per giorni è stato battuto il territorio di San Pietro di Feletto da vigili del fuoco, Soccorso alpino, Protezione civile e altri volontari, ma senza esito. Parenti e amici continuano a cercare Matteo e non hanno mai perso la speranza. Chiunque ha informazioni utili contatti il 112. È attivo anche il numero dell’associazione Penelope 388.1122653.
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