Schianto in Mercedes, muore a 21 anni

L’incidente in via Gini a San Giovanni di Motta. A provocare l’uscita di strada del ragazzo l’alta velocità e l’uso del cellulare

MOTTA DI LIVENZA. Perde improvvisamente il controllo dell’auto e si schianta ad alta velocità. Tragedia ieri sera a San Giovanni di Motta di Livenza dove, in via Corrado Gini, un ventunenne ha perso la vita uscendo di strada a bordo della sua Mercedes. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e il personale del Suem 118 nel disperato tentativo di salvarlo ma per il giovane, residente a Pravisdomini, non c’è stato nulla da fare. Sulla dinamica del sinistro stanno ora indagando la Polizia Stradale.

Un boato terribile ha scosso, poco prima delle 21, la serata a San Giovanni di Motta. Il 21enne, G. I. albanese residente a Pravisdomini, stava percorrendo via Gini ad alta velocità a bordo della sua Mercedes. Secondo una prima, parziale, ricostruzione stava utilizzando il telefono cellulare quando ha improvvisamente perso il controllo del mezzo che, complice anche la velocità, è diventato ingovernabile, dopo aver urtato anche un palo della segnaletica stradale. «È stata un’esplosione terrificante», hanno poi detto dalla vicina trattoria Dalla Beppa, «sembrava fosse scoppiata una bomba».

L’impatto è stato infatti devastante. La Mercedes, che ha terminato la sua corsa andandosi a schiantare contro il muretto dell’ex filanda, si è spezzata in due. Per il conducente albanese non c’è stato nulla da fare. Immediata la telefonata ai soccorsi da parte dei residenti che si sono subito resi conto della gravità dell’accaduto. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco e il personale medico del Suem 118 nel disperato tentativo di salvare la vita al ragazzo. Sono stati minuti concitati, ma purtroppo inutili. Troppo violento l’impatto perché per l’albanese ci fosse una speranza di sopravvivenza. Poco prima delle 9 è anche arrivata una pattuglia della Stradale per effettuare i primi rilievi e per cercare di capire cosa abbia potuto provocare l’uscita di strada. È stato anche necessario chiudere al traffico via Gini per permettere ai militari di indagare senza troppi curiosi intorno.

L’unica certezza, al momento, è che il trentenne stesse viaggiando a velocità molto sostenuta. Ma questo forse può non bastare a spiegare cosa abbia provocato l’improvvisa uscita di strada. Gli inquirenti sospettano che l’albanese stesse utilizzando il cellulare e che un attimo di distrazione gli sia stato fatale. «È stato un miracolo che in quel momento non stesse arrivando un’altra auto nel senso di marcia opposto o che nessuno stesse passeggiando lungo il marciapiede», aggiungono alla trattoria Dalla Beppa, «altrimenti non ci sarebbe stato solamente un morto». Gli agenti della Polizia Stradale hanno atteso il via libera da parte del magistrato per far portare via il corpo senza vita del ragazzo.

Claudia Stefani

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