Schianto, addio a Paolo Zambon
Aveva 52 anni, è morto in Cadore. Sempre grave la compagna Manuela

In alto Paolo Zambon, la vittima l’ingresso della sua casa e Borca A destra la casa in via Amalteo
TREVISO. Nella villetta bianca al civico 17 di via Amalteo le imposte sono chiuse. I pochi vicini ancora in città, nel pigro pomeriggio di fine luglio, sono increduli. Paolo non tornerà più: la sua compagna, Manuela Grosso, 48 anni lotta contro la morte all' ospedale di Belluno. Venerdì la coppia si è spezzata per sempre, a Borca di Cadore, nel terribile urto della moto contro una Volvo. Paolo Zambon aveva 52 anni. Era dipendente del Catasto: conosciutissimo a Fiera e Selvana, ma anche da chi frequenta gli uffici di via Rota. La famiglia Zambon vivevano da sempre in quella casa di Fiera: la madre Lina, rimasta vedova 5 anni fa, si era trasferita da alcuni anni nella zona di Santa Maria del Rovere, lasciando la villetta all'unico figlio. Zambon se l'era ristrutturata, con la compagna Manuela, originaria di Musile di Piave, poi trasferitasi in Lussemburgo, dove si era sposata: dal matrimonio è nato un figlio, Leo, che ha 25 anni e vive.
Da 5 anni Manuela, collaboratrice familiare in una famiglia di professionisti a Venezia, conviveva con Paolo, in quella bella casa di Fiera. L'altra sera i due stavano raggiungendo la montagna con alcuni amici che li seguivano. Viaggiavano in direzione di Cortina, andavano a passare qualche giorno in montagna. La tragedia è avvenuta poco dopo le 20 a Borca di Cadore, lungo la statale Alemagna: tra Borca e San Vito il mezzo si è schiantato contro un'auto, una Volvo, che procedeva in direzione opposta. Il corpo dell'uomo è rimbalzato sul cofano del mezzo, sbattendo violentemente sul portapacchi dell'auto. La compagna, in gravissime condizioni, è stata trasportata con l'elicottero del Suem all'ospedale di San Martino. Ieri sono sopraggiunte complicazioni respiratorie la prognosi resta riservata, i medici seguono costantemente l'evoluzione del quadro clinico. I vicini ricordano Paolo come una persona allegra e gioviale. «La casa era un continuo via vai di amici» - dice una signora. Paolo era un grandissimo amante del bricolage: a lato della villetta un deposito attrezzi, dove lui amava passare il tempo libero. Aveva seguito personalmente la ristrutturazione della sua casa, seguendo passo passo gli operai. La sua grande passione le moto: l'ultima l'aveva acquistata poco tempo fa. Nel 2010 aveva avuto un piccolo incidente in sella al suo scooter: lievi le conseguenze, un paio di contusioni.
Purtroppo l'altra sera non è stato così: Paolo, stando alle prime ricostruzioni della Polizia Stradale di Cortina, avrebbe perso il controllo della moto, riuscendo a evitare la collisione con un'auto, ma non potendo schivare la seconda che sopraggiungeva, una Volvo. Schianto fatale. E fra i primi ad accorrere, il comandante della Polstrada di Cortina: «Quella moto mi aveva superato pochi chilometri prima» Ora, per i funerali, si attende il nulla osta del magistrato.
Argomenti:incidenti stradali
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