Schianto a Meolo, Addio Walter del Celtic Pub di Treviso

SILEA. «Una birra piccola», «Perché? Stai male?». La battuta era sempre pronta per Walter Ros che da anni lavorava dietro al bancone del Celtic Pub di via Roma a Treviso. . Il 54enne di Silea in città era un volto notissimo, chiunque abbia bevuto una birra nel pub in cui lavorava non può non ricordarsi di lui. «Un buono, che scacciava lo stress e aveva sempre un sorriso per tutti i clienti», lo ricorda Petra De Zanet che aveva condiviso con lui anni di lavoro al Gargantua’s, quando Ros si occupava del reparto gelateria. Ieri, giorno di chiusura del Celtic Pub, ne aveva approfittato per andare con la moglie Elena Libera Pedatella al mare; a casa era rimasto solo il figlio Roberto, 24 anni, mentre Fabio, l’altro figlio 27enne, si trova in Spagna dove vive da alcuni mesi.

Anche Walter Ros è stato un girovago per una parte della sua vita. La famiglia è originaria di Silea, anche il padre è nato lì; ma il 54enne aveva lavorato per un lungo periodo in Germania prima di tornare qui. La ristorazione è sempre stato il suo settore. Dopo il Gargantua’s, aveva lavorato all’Enfant Terrible sulla Treviso Mare poi a lungo dietro al bancone dell’Enfant Prodige, finché non si era trasferito al Celtic Pub.
Da qualche anno aveva ristrutturato casa e, per arrotondare, insieme al figlio Roberto, aveva iniziato a fare alcuni servizi per la Seal, un’azienda di derattizzazione e disinfestazione di Silea. Recentemente si era occupato del parco della Provincia al Sant’Artemio e del Parco dei Moreri tra Lanzago e Silea. La moto era una sua passione, ma non era un tipo da stradale e velocità, aveva un 250, e da qualche mese aveva fatto un pensierino a mollare la moto per prendersi uno scooter con una cilindrata un po’ superiore. In via Trento a Lanzago dove abitava lo ricordano tutti con il sorriso. «Era una buonissima persona, divertente. Speriamo Elena ce la faccia, anche per i loro figli», si augurano i vicini. —
Federico Cipolla
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