Sassi killer in via Roma vetrina di Bottoli in pezzi

La strada è malridotta e le automobili in corsa fanno schizzare i ciotoli per aria Negozianti infuriati: «Non è il primo caso, rappresenta un pericolo per chi passa»

VITTORIO VENETO

Selciato malridotto in via Roma: sasso sfonda la vetrina del Lanificio Bottoli a Serravalle. E’ successo nella notte tra venerdì e sabato in via Martiri della Libertà accanto al Museo del Cenedese. Nessuno ha visto, ma la causa più probabile un sasso sparato da un’auto di passaggio. Anche se il titolare non esclude un atto vandalico.

Ieri è subito scoppiata la protesta dei negozianti. «Non ne possiamo più – denuncia Bruno Paier del vicino negozio di numismatica – i sassi del selciato di via Roma saltano come niente. E vengono sparati dalle gomme delle auto. Prima o poi ci scappa il morto».

E’ stato Roberto Bottoli, titolare della prestigiosa azienda di lane e tessuti, a scoprire ieri mattina il danno alla vetrina. Sul vetro un buco di quasi 20 centimetri. La serranda dell’esposizione del lanificio è stata subito abbassata per evitare altri guai. Il vetro è stato provvisoriamente messo in sicurezza con lo scotch in attesa di essere sostituito. «Sembra quasi che l’abbiano fatto apposta» si è lasciato sfuggire Bottoli con i colleghi negozianti. Ma a Serravalle sono tutti sicuri. A sparare il sasso killer è stata una macchina di passaggio. I sassi del selciato di via Roma da tempo rotolano lungo la discesa e finiscono su via Martiri. Qui le auto di passaggio con le ruote li fanno schizzare in aria come proiettili impazziti. «Il problema – spiega Paier – è che il fondo stradale è cementato solo nel tratto finale. Nella maggior parte i sassi sono liberi. Basta dare un’occhiata per rendersene conto. E un niente per farli saltare. Figurarsi le gomme delle macchine che mordono per salire la rampa di via Roma. E’ sufficiente un’auto o un po’ di pioggia per far rotolare a valle altri sassi». L’incidente a Bottoli è solo l’ultimo della serie. Due mesi fa era capitato proprio alla vetrina della numismatica. «Ero in negozio – racconta i titolare – e ho sentito come lo scoppio di una bomba. Credevo fosse successo un incidente e invece era un sasso. Il proiettile ha sbattuto contro il muro facendo un buco ed è ribalzato sulla mia serranda lasciando un bel segno. Se in quel momento passava qualcuno poteva anche ammazzarlo».

Altri sassi killer erano finiti questa estate contro il Caffè Commercio in piazza Flaminio, proprio di fronte alla vetrina del Lanificio Bottoli. Più volte i commercianti hanno segnalato in municipio il pericolo. Ieri mattina la polizia urbana è andata in via Martiri della Libertà per l’ennesimo sopralluogo.

«Qui ci vorrebbe Gentilini – sbotta Paier – lui alle cinque di mattina fa il giro per la città e segnala tutto ciò che serve. Il nostro Comune è sollecito a mettere multe e divieti, ma la strada rotta può attendere».

Francesca Gallo

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