Sanzari e Martani, due nomi per il vertice della procura

Il toto-procuratore è già iniziato da tempo ma per sapere chi sarà il successore di Michele Dalla Costa come capo della procura della Repubblica di Treviso bisognerà attendere la nomina da parte del Consiglio superiore della magistratura. Per il momento sono due i nomi che circolano con più insistenza come prossimo procuratore della Repubblica di Treviso, posto attualmente occupato dal reggente Massimo De Bortoli. Si tratta di Marco Martani, 65 anni, avvocato generale della Corte d’Appello di Brescia e Valeria Sanzari, 63 anni, originaria di Milano, trevigiana di residenza, attualmente procuratore aggiunto alla procura di Padova. Non sono esclusi comunque gli outsider.

Prima di trasferirsi a Brescia, Martani è stato per 27 anni sostituto procuratore a Mantova, e per 5 anni ha assunto la guida della procura della Repubblica di Pordenone. In quella occasione, per Martani, l’approdo nella città del Noncello aveva rappresentato un ritorno in Friuli Venezia Giulia. Tra aprile e dicembre 1980, infatti, Martani aveva lavorato a Udine, allo sportello della Bnl di via Mercatovecchio dopo la laurea in giurisprudenza all’Università di Bologna. Era avviato alla carriera di funzionario di banca, ma gli bastarono pochi mesi per capire che la sua strada era un’altra, ovvero la via del palazzo di giustizia.

Valeria Sanzari, invece, è un volto noto in tribunale a Treviso per aver ricoperto l'incarico di giudice delle indagini preliminari prima, per passare poi al dibattimento, fino ad approdare nel 2004 in procura e rimanervi fino al 2015. Svariate le inchieste firmate a Treviso da Sanzari. Quella destinata a restare nella memoria della Marca è sicuramente la cattura delle "belve di Gorgo" nel 2007, i tre responsabili del massacro dei coniugi Pelliciardi. Il pm coordinò le indagini dei carabinieri che in poche settimane riuscirono a sciogliere i nodi di un giallo all'apparenza inestricabile risalendo all'identità delle tre "belve" e ridando sicurezza ai trevigiani. È stata condotta da Valeria Sanzari anche l'inchiesta che portò alla scoperta di un tentato uxoricidio, quello di Andrea Loro nei confronti della moglie Matilde Ardia (l'uomo voleva farlo passare come un incidente stradale) e a una pesantissima condanna in primo grado a 15 anni di reclusione. —

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