Il procuratore del San Camillo: «L'ospedale non chiuderà»
Il Procuratore dell’Istituto Figlie di San Camillo, Gino Gumirato, e il sindaco Mario Conte hanno rassicurato cittadini e personale: l’ospedale non chiuderà e resterà un presidio fondamentale per il territorio

Una festa per celebrare i 20 anni del reparto di Medicina Fisica e Riabilitativa, e una promessa: il San Camillo continuerà ad operare. Non è un mistero che la struttura di viale Vittorio Veneto stia affrontando una grave crisi economico-finanziaria, con un buco di milioni di euro che ha portato al commissariamento della struttura e all'avvio di trattative per la sua vendita o acquisizione da parte di cordate di imprenditori.
«Voglio esprimere assoluta tranquillità sull’opera dell’ospedale in questo territorio- puntualizza il dottor Gino Gumirato, Procuratore dell’Istituto Figlie di San Camillo assente nella mattinata di oggi per una convocazione all’ultimi dal Vaticano -nelle ultime settimane abbiamo letto di tutto, ma ci stiamo impegnando affinché il San Camillo resti un punto di riferimento per il territorio».
Nessuna smentita, anzi, conferme tra le righe, il San Camillo dovrà proseguire con una nuova proprietà, ma viene scongiurata l’ipotesi della chiusura dall’uomo designato per sistemare le cose: «È doveroso che questa struttura resti un presidio per la comunità- commenta il sindaco Mario Conte- lavoreremo affinché lo sia anche in futuro, celebrando altri reparti».
Anche l’Ulss 2 è spettatore interessato alla vicenda: «La sinergia tra noi e il San Camillo è straordinaria- riferisce il direttore generale Francesco Benazzi -è importante che si continui in questa direzione».
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