Sale operatorie in funzione 24 ore su 24

Sanità. Domani si inaugura il blocco operatorio da 10 milioni e mezzo di euro. Sei spazi superattrezzati capaci di attrarre pazienti da fuori Usl. Il direttore generale Del Favero: «A Costa una Ferrari della Chirurgia»
VITTORIO VENETO. «La Ferrari della chirurgia». Così la chiama il direttore dell'Usl 7, Angelo Lino Del Favero. Sarà inaugurato domani uno dei blocchi operatori più innovativi d'Italia. Si tratta della quarta o quinta «sala operatoria intelligente» - stando a Del Favero - di cui dispone il sistema sanitario italiano. L'investimento è stato di 10 milioni e mezzo di euro. «Potrà lavorare 24 ore su 24 - conferma Del Favero - e avrà una fortissima capacità attrattiva, anche da fuori area».


La cerimonia d'inaugurazione è in programma domani, alle 11. Per l'evento, atteso e più volte rinviato, all'ospedale di Costa (in foto) arriveranno autorità comunali, provinciali e regionali. Un profondo sospiro di sollievo per tutti, in particolare per i pazienti, dal momento che il nuovo blocco operatorio era atteso almeno da due anni.

Si tratta di sei sale chirurgiche, di cui una «superintelligente», caratterizzata da tutta una serie di automatismi.


«Basta toccare in un determinato punto sul video per procedere con l'operazione - riassume il funzionamento il direttore Del Favero - Disponiamo di un sistema di riprese e di trasmissione all'esterno di quanto avviene in sala. E nella stessa sala possiamo ricevere dall'esterno ogni possibile dato sul paziente sottoposto a operazione: dall'elettrocardiogramma ai risultati delle analisi anatomopatologiche».

I letti operatori «sono quanto di meglio offre l'industria del settore», insiste il direttore generale Del Favero.


Le lampade sono tra le più sofisticate: riducono al minimo la temperatura e non creano l'effetto ombra tanto detestato dai medici chirughi.

Vicino al blocco operatorio c'è la sala risveglio di ben cinque posti, dove il paziente verrà seguito direttamente, senza passare in reparto. Davanti a ogni sala ci sono due letti di preparazione del paziente, prima dell'operazione e di assistenza successiva. «Questo apparato permette - sottolinea Angelo Lino Del Favero - di ridurre al minimo i tempi morti». Massima efficenza per un servizio migliore che attirerà pazienti anche da fuori usl. Nuovissima anche la centrale di sterilizzazione, in cui costo è elevato: un milione di euro, spesi per assicurarsi la tecnologia più sofisticata. «Anche questa è dell'ultima generazione», aggiunge il direttore. Centrali altrettanto nuove per l'acqua calda, il ricambio d'aria, il condizionamento.


La potenza di energia installata è superiore ai 2500 kilowatt. Anche i costi, però, sono molto alti: 10 milioni e 583 mila euro. Tre li ha messi la Regione Veneto, 7 direttamente l'azienda diretta da Del Favero. Ben 7192 gli interventi operatori che vengono realizzati ogni anno con le vecchie sale - dove sarà ricavato il nuovo Pronto soccorso -, ma con il nuovo impianto la prospettiva è di aumentare la quota del 25 per cento, «con l'obiettivo di arrivare a 10 mila». Ma l'arco di attività possibile sarà di 24 ore. «Con questo intervento - commenta il direttore Del Favero - tutto il sistema chirurgico fa un salto enorme in termini di qualità tecnica e sicurezza e porta il polo operatorio a essere uno dei più avanzati in Italia».
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