Rubato il Bambino Gesù anche a Parè: «Fermate i vandali dei presepi»

CONEGLIANO. Vandalizzato anche il presepe esterno di Parè. Nella notte tra venerdì e sabato, ignoti hanno strappato Gesù Bambino, realizzato in resina, e l’hanno gettato poco lontano, sotto una pianta di ulivo. Hanno asportato la culla, anch’essa in resina, e non si sa dove l’abbiano gettata o se l’abbiano portata a casa come trofeo. Sta di fatto che i presepisti artistici di Parè, reduci dalla Natività in Vaticano, benedetta da Papa Francesco, e dall’opera costruita, come ogni anno nella cripta della chiesa del quartiere coneglianese, da ieri hanno installato una telecamera.
È l’ennesimo caso del genere in provincia, dopo Treviso, Mansuè, Fregona, Mosnigo, Revine. Difficile immaginare che si tratti di casi isolati; quanto meno – è ciò che si teme in curia a Vittorio Veneto – questi atti rispondono ad una strategia unica. «Il danno materiale in sé, nel caso di Parè, è minimo – spiega Federico Stringher, l’anima del gruppo di presepisti – abbiamo subito rifatto la culla e sistemato il Bambin Gesù. Ma la profanazione è evidente e tutta la comunità di Parè è rimasta amaramente sorpresa, perché mai nessuno, nel passato, era arrivato a tanto».
L’episodio è stato segnalato alle forze dell’ordine e da ieri, entrando nell’area della chiesa si può leggere un cartello che avvisa di come l’area sia videosorvegliata. Di quanto accaduto è arrivata notizia anche in Vaticano, dove i volontari di Parè hanno realizzato la Natività che compare nell’aula Paolo VI, quella delle udienze generali, ripetutamente comparsa nelle riprese televisive di tutto il mondo.
«È deprimente, in tempi come questi – aggiunge Stringher - dover andare a messa e partecipare alle altre liturgie religiose passando davanti ad una telecamera. Altrimenti non possiamo fare, perché, a parte il presepio esterno, non vorremmo trovarci con qualche danno per maggiore, alle diverse strutture parrocchiali». Per Stringher e gli amici non si tratta, in casi come questi, di semplici bravate.
Perché, ad esempio, nel caso di Parè gli autori si sono impossessati della culla, quasi insignificante, mentre hanno abbandonato l’immagine di Gesù Bambino, che ha ben altra importanza sul piano simbolico-religioso? «È tutto da capire, tutto da interpretare» afferma Stringher. «Si tratta di un atto vandalico che si commenta da sé» commenta il sindaco Fabio Chies.
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