Ruba la tessera carburante e vende la benzina a 1 euro

Denunciato un 28enne romeno che aveva sottratto il tesserino alla sua azienda la sera si improvvisava benzinaio: all’impianto di borgo Padova c’era la coda
Borghesi Castelfranco carabinieri per arresto rumeno per furto carburante mar. Stefano Naldo comandante radiomobile con tessera carburanti rubata
Borghesi Castelfranco carabinieri per arresto rumeno per furto carburante mar. Stefano Naldo comandante radiomobile con tessera carburanti rubata

CASTELFRANCO. Aveva trovato un ottimo modo di… arrotondare, ma anche per vendere gasolio a prezzi decisamente concorrenziali: appena un euro al litro, con un’operazione che gli poteva rendere qualcosa come 500 euro a serata. Il problema è che a pagare il conto alquanto salato di questa operazione era la ditta di autotrasporti per cui lavorava, che vedendo lievitare notevolmente la nota spese del distributore ha voluto scoprire l’arcano. Si è conclusa con una denuncia per furto la carriera di benzinaio abusivo low cost di S.I.I., autista romeno di 28 anni, residente a Piombino Dese e dipendente di un’azienda di autotrasporti di Paese, al termine di un’indagine condotta dai carabinieri del nucleo radiomobile di Castelfranco, grazie anche alla collaborazione del titolare dell’azienda derubata. L’autista aveva infatti sottratto a un collega una tessera carburante, una specie di carta di credito aziendale che consente di fare rifornimento pagando a cadenza mensile gli acquisti effettuati con accredito su conto corrente. Con questa l’uomo si improvvisava benzinaio in due distributori, uno a Zero Branco e uno a Castelfranco in Borgo Padova. Amici e conoscenti connazionali dell’autista si mettevano in fila a un’ora fissata e facevano il pieno al clamoroso prezzo di un euro al litro. Insospettito dal lievitare della fatture per acquisto del carburante, arrivate anche a 17mila euro contro una media decisamente più bassa, il titolare dell’azienda ha voluto vedere chiaro. Soprattutto in riferimento al fatto che gran parte dei rifornimenti non avvenivano presso i distributori normalmente utilizzati dalla ditta, ma in altri più lontani. Tra cui appunto il distributore Agip di Borgo Padova. L’imprenditore ha voluto controllare con i suoi occhi cosa succedeva, e ha scoperto una decina di auto in paziente attesa e il suo dipendente (che tra l’altro figurava in malattia) che pompava gasolio a prezzi stracciati.

Il titolare si è apprestato a documentare il fatto fotografando la scena con un cellulare, ma ha dovuto scontrarsi con l’atteggiamento non proprio benevolo dei “clienti”. Ha quindi chiamato i carabinieri che sono subito intervenuti, individuando nel dipendente il responsabile dell’operazione. Nelle sue tasche 470 euro, l’incasso di quella sera, e ovviamente la tessera carburante di proprietà dell’azienda.

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