Ronchin: «Mai un disgrazia così grande in 35 anni di attività del gruppo»

MOGLIANO. «In 35 anni di attività associativa non abbiamo mai vissuto un momento così triste. Facciamo escursioni d’inverno e d’estate, finora avevamo registrato solo infortuni non gravi, una rottura...

MOGLIANO. «In 35 anni di attività associativa non abbiamo mai vissuto un momento così triste. Facciamo escursioni d’inverno e d’estate, finora avevamo registrato solo infortuni non gravi, una rottura di un tendine in un caso e di un polso in un altro. È la prima volta che ci troviamo a piangere uno di noi». A parlare è Giancarlo Ronchin, presidente del “Gruppo Amici della montagna di Mogliano Veneto”. Ieri non era sul Pasubio assieme alla comitiva, è stato avvisato della disgrazia mentre era a pranzo al ristorante. Una tragedia che colpisce due comunità, quella di Mestre dove Vianello viveva e quella di Mogliano che aveva iniziato a frequentare grazie all’associazione. Il presidente si è adoperato per avvisare i familiari della vittima. Una incombenza non facile, questa, dal momento che l’uomo abitava da solo, in un appartamento in via Ca’ Marcello a Mestre.

Lavorava come autista all’Actv, l’azienda di trasporto pubblico veneziana. Massimo Vianello era un socio di recente iscrizione nel gruppo moglianese che conta 485 tesserati, di cui 125 arrivati nell’ultimo anno. «Aveva già fatto un paio di escursioni con noi, anche domenica scorsa alla Selva di Tarnova sopra Nova Gorica, in Slovenia», racconta il presidente Ronchin. Era partito assieme al gruppo, formato da appassionati moglianesi e mestrini, alle 6.30 di ieri. In sei dovevano fare l’escursione alle gallerie del Pasubio, mentre per 17 era in programma la ferrata Falcipieri.

«È un sentiero attrezzato non difficile, ma ci vuole l’attrezzatura e i nostri avevano tutto in regola, tutto a posto come sempre, all’insegna della prudenza», racconta il presidente degli “Amici della Montagna”. «Ho sentito solo il rumore dei sassi rotolare giù, mi sono girato e l’ho visto a penzoloni», ha riferito al presidente uno degli escursionisti che precedeva Vianello. «Il distacco pare sia stato naturale. Non c’erano camosci sopra, forse il distacco potrebbe essere stato causato dalle temperature più alte nelle ore centrali», aggiunge il presidente del “Gam” di Mogliano Veneto Giancarlo Ronchin.

Insomma, una tragica fatalità, sotto shock i componenti del gruppo che sono stati accompagnati alle macchine dagli uomini del Soccorso alpino che li hanno aiutati e rincuorati durante la discesa.

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