Risarcimento da due milioni per Serena

Valdobbiadene: scatta la causa civile per l'investimento mortale della piccola di 5 anni
Valentino Capretta nell’aula di tribunale
Valentino Capretta nell’aula di tribunale
 
VALDOBBIADENE.
Un risarcimento molto, ma molto cospicuo è quello che intende chiedere la famiglia Dal Fabbro a Valentino Capretta, il giovane che lo scorso luglio ha investito e ucciso la piccola Serena di nemmeno cinque anni mentre attraversava la strada a San Pietro di Barbozza per andare dagli zii. La somma richiesta supera i due milioni di euro. E a giorni sarà notificata la causa civile per il risarcimento.
 L'avvocato Fabio Giuggioli, legale della famiglia Dal Fabbro, attende le motivazioni della sentenza e la relazione del perito per formalizzare la causa civile. La quantificazione del risarcimento è stata fatta, quanto scritto nelle motivazioni della sentenza e quanto detto nella relazione del perito sarà di supporto a tale richiesta. Si tratta di un risarcimento per il nucleo familiare, per i nonni, per gli zii paterni che abitano dall'altra parte della strada e che quella sera di luglio la bambina andava a trovare assieme al papà e alla sorella quando è stata investita e uccisa, e per la zia materna. Tutti secondo quanto scriverà nella causa civile il legale erano così legati alla piccola Serena che hanno subìto un danno. Ma c'è anche un altro aspetto: risarcimento alla vittima, che è la parte più elevata della richiesta già fatta avere alla società assicurativa e che comparirà nella causa civile. Era una «voce» che in passato era compresa quando c'era un risarcimento, poi era scomparsa. E' riapparsa in una sentenza della Corte di Venezia dello scorso anno e il legale ha ritenuto giusto inserire anche il risarcimento alla vittima. E in tutto è risultata una somma che supera i due milioni di euro. E che sarà sottoposta alla valutazione del tribunale quando sarà fissata l'udienza della causa civile. Che non ha termini di scadenza, ma che il legale intende depositare a breve, dopo aver estrapolato dalle motivazioni della sentenza e dalla relazione del perito incaricato dal tribunale quelle parti che spiegano come l'investimento fosse evitabile e la responsabilità è tutta nella condotta del giovane alla guida della macchina. Con l'assicurazione ci sono stati vari contatti, la stessa società assicurativa ha fatto la sua offerta e ha sentito più volte il legale per definire il risarcimento. Ma la distanza tra quanto viene chiesto come risarcimento e quanto è disposta a riconoscere l'assicurazione c'è una differenza così notevole che il legale ritiene non ci siano margini di trattativa e quindi procederà in tempi brevi, visto che le motivazioni della sentenza di condanna di Valentino Capretta sono state depositate e quindi è diventato possibile ora acquisire anche la relazione del perito, notificando la causa civile.

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