Rifiuti, la batosta dei pannolini
A Conegliano smaltimento gratis, a Treviso si paga caro. Le famiglie: ingiusto
Smaltimento dei pannoloni dei disabili e degli anziani da una parte della provincia del tutto gratis, dall’altra “a peso d’oro”. Il risultato? Nella Marca esistono due pesi e due misure nel trattamento dello stesso identico servizio: la raccolta dei rifiuti cosiddetti “socio sanitari”. A indicare il paradosso sono le ormai quasi 200 famiglie riunite all’interno del Coordinamento intercentri dell’Usl 2 che coordina sia i centri diurni per disabili gravi sia i centri Ceod per disabilità di minore entità. Tutte sono utenti Contarina: «Da tempo abbiamo chiesto a Contarina di ottenere l’asporto gratuito dei pannoloni», spiegano Maurizio Cattarin e Laura Carando, presidente e vice presidente del Coordinamento intercentri. «Ci risulta che ad esempio nel territorio di Conegliano la Savno, ha sempre svolto questo servizio gratuito». E questo malgrado Contarina abbia inaugurato da poco il primo impianto su scala industriale in grado di riciclare il 100% dei prodotti assorbenti (anche se ci sono tuttora difficoltà burocratiche in materia). «Le famiglie con a carico disabili però continuano a pagare il servizio di raccolta dei pannoloni», sostiene il Coordinamento.
Per lo svuotamento quindicinale dell’apposito “bidone solidale”, le famiglie pagano un costo fisso di 22 euro all’anno. Dal primo luglio di quest’anno per ogni svuotamento la tariffa è stata portata dai precedenti 9 euro a 5 euro. Ma, essendo il servizio di svuotamento del bidone comunque disponibile solo ogni due settimane, i costi sono destinati a lievitare visto che tutto il resto deve per forza confluire nel bidone del secco: «Due svuotamenti al mese dell’apposito bidone per rifiuti sanitari non bastano. E così le famiglie con disabili si vedono costrette a pagare di più». Per una famiglia con un figlio disabile parzialmente incontinente la spesa annuale (2017) per il rifiuto secco ammonta a 376,87 euro. Senza i pannoloni sarebbe di € 282,66 euro. Ci sono anche famiglie con due disabili dove la cifra può oscillare tra i 700 e i mille euro all’anno. Contarina spiega che la società «non determina le tariffe ma le applica. Le tariffe sono stabilite dall’assemblea dei 50 sindaci del consorzio del Bacino Priula».
Alessandra Vendrame
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