Rifiuta il battesimo a una bimba: i genitori contestano il priore a Follina

La protesta: «Ci ha respinto perché non frequentiamo abitualmente la Chiesa». Papà e mamma si rivolgono ad un’altra parrocchia. E spuntano casi analoghi
Allegranzi Follina Manifestazione contro i pesticidi Capo frati Abazia di follina
Allegranzi Follina Manifestazione contro i pesticidi Capo frati Abazia di follina

FOLLINA. Non venite in chiesa? Se non vi conosco, come posso battezzare vostro figlio? «Ho chiesto al parroco di Follina di battezzare mia figlia – spiega un papà – e la risposta è stata: “Non ve la battezzo, perché non vi conosco”. Premetto che non frequentiamo la chiesa abitualmente, ma vi sembra possibile una cosa del genere? La Chiesa non dovrebbe accogliere tutti? Se già ci andavo poco, ora non ci metterò più piede. Esaltiamo tanto la nostra bella abbazia, ma tanto poi non ci si può fare nulla».

 ALTRE SEGNALAZIONI. La vicenda è finita anche sui social network. Tra i tanti commenti, numerosi sono dello stesso segno, a testimonianza che non si tratterebbe di un avcso isolato per Follina. «Anche a me è successo uguale con mio figlio – lamenta una signora - era l’anno scorso ed era aprile. Il parroco mi disse di andare a messa fino a novembre e poi ne avremmo riparlato, ma non prima. Siamo andati altrove e lì il prete è stato molto gentile e bravo». Alcune testimonianze riguardano la celebrazione di altri sacramenti, a partire dal matrimonio.

PARROCO COMBATTIVO. Parroco di Follina è padre Francesco Rigobello, della congregazione dei Servi di Maria. Alla richiesta di delucidazioni, risponde: «Non ho nulla da dire». Padre Francesco è uno tra i più brillanti religiosi della diocesi di Vittorio Veneto: le sue celebrazioni sono quanto di più vivace si possa immaginare. È un prete apprezzato per la sua apertura. L’anno scorso è stato lui ad accogliere davanti alla basilica il popolo di “Stop pesticidi”, con una riflessione accattivante. Il prete esige, però, che chi chiede i sacramenti lo faccia non per consuetudine ma perché… ci crede. «Ma io sono un credente – ci ha detto il padre interessato - certo, non vado a messa tutte le domeniche, ma sono credente come tanti altri. E, quindi, cercherò altri parroci, come in molti mi hanno suggerito di fare».

DON MAGOGA COMMENTA. Interpellato sulla questione, don Alessio Magoga, direttore de ‘L’Azione’ e direttore dell'ufficio stampa della diocesi, afferma: «Credo che padre Francesco, come i parroci fanno sempre in questi casi, abbia richiesto ai genitori un colloquio per conoscerli e per proporre loro un cammino di formazione. Per quanto riguarda la preparazione dei sacramenti, in diocesi ci sono almeno due tipi di proposta: o il parroco propone - lui stesso - un percorso di formazione per i genitori che intendono battezzare il proprio bambino oppure si fa aiutare da alcune coppie, preparate e sensibili a questo tema».

Questo secondo tipo di proposta è quanto la diocesi di Vittorio Veneto incoraggia già da alcuni anni. «In ogni caso, a tutti i genitori è sempre richiesto un percorso di preparazione per la celebrazione del battesimo dei loro bambini, perché i sacramenti non si possono improvvisare» conclude don Magoga. 

 

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