Rettore contro Zucchero «Ha copiato il mio Kobra»

In “Partigiano reggiano” un’evidente citazione della hit Anni Ottanta di Donatella La cantante: plagio intelligente, non ci sono estremi per i diritti, almeno un grazie
Sparvoli Castelfranco Festivalshow Donatella Rettore Sparvoli Castelfranco Festivalshow
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CASTELFRANCO. Zucchero ha copiato Rettore? Pare di sì, seppur nel limite in cui non si può parlare di plagio. Sotto “accusa” l’ultima canzone del cantautore emiliano “Partigiano reggiano”. Anche all’orecchio meno “musicale” le prime note del brano ricordano qualcosa di già sentito. E la generazione che ha vissuto gli anni Ottanta non ha dubbi: si tratta del ritornello di “Kobra”, uno dei maggiori successi della cantautrice di Donatella Rettore, che fece discutere per il testo, più che allusivo nei suoi doppi sensi. La querelle tra Zucchero e Rettore riguarda lo spartito musicale (di cui, particolare importante, è autrice proprio la Donatella castellana, insieme al compagno Claudio Rego).

“Partigiano reggiano” si apre proprio con quell’armonia di Kobra. Provare per credere, visto che la nuova hit spopola su You Tube e non solo. Una citazione così lampante che, quando è uscito il brano a fine marzo, tutti potevano pensare che fosse stata tranquillamente concordata tra i due artisti, come può capitare. E invece no, come conferma la stessa Rettore, con la consueta, esplicita sincerità. «Non abbiamo concordato nulla, è una copiatura bella e buona», dice, «Finora non ero entrata in merito alla vicenda, ma ormai sono sepolta da migliaia di messaggi di fan e altre persone che mi fanno presente questa eclatante assonanza». Ma, a quanto pare, non ci sono gli estremi per avanzare diritti d’autore, per un semplice motivo: si può parlare di plagio solo quando si supera la copia di un determinato numero di battute. «Sono stati furbi», continua Rettore, «si sono fermati giusto in tempo. Andare da un giudice? Farebbe perdere tempo e soldi e non credo proprio che arriveremo da qualche parte. Quello che posso dire è che mi dispiace soprattutto che siano andati lisci, senza preoccuparsi minimamente».

Ammette che qualche volta si può scivolare nella copiatura: «Mi è già capitato di sentire qualcosa di mio in altri brani. In particolare con un noto cantautore, di cui non dico il nome, perché la vicenda è ormai chiusa, senza alcuna recriminazione. Solo a disco ormai stampato era emerso che un pezzo di brano ricordava qualcosa di mio. Mi ha subito chiamato, chiedendomi scusa anche se non l’aveva fatto apposta. Ed è finita lì». La stessa cortesia non è stata usata dall’entourage di Zucchero o da lui stesso. «Mai sentiti», conclude Rettore, in partenza per una data del suo tour “Emozionata Sempre” che a luglio approderà anche in Veneto a Pedavena. E che a dicembre darà il nome al nuovo disco che uscirà anche in vinile.

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