Residenza per anziani un progetto da 1,3 milioni

PREGANZIOL. Sindaco, assessori e consiglieri camerieri per un giorno: parte la raccolta fondi della cittadinanza a sostegno di “Borgo Gatto”. La donazione di Ferruccio Gatto darà vita a un progetto di co-housing e di residenza diurna per anziani. In 337 sabato scorso, nell’ambito della festa del Radicchio, hanno partecipato alla cena di solidarietà promossa dalla Pro Loco di Preganziol.
Il signor Gatto, che ha voluto donare per questo progetto un’area di 1300 metri quadrati, era tra i commensali. Oggi ultra novantenne, dopo una vita come mezzadro, alcuni anni fa ha deciso di donare al Comune i suoi terreni e un edificio di sua proprietà per creare un ambizioso progetto. Il pranzo di sabato è stato l’occasione per raccogliere oltre 3000 euro a sostegno dell’iniziativa che complessivamente vale 1,3 milioni di euro.
Potrà sembrare una goccia nel mare, ma è la testimonianza della partecipazione con cui la cittadinanza sta accompagnando in queste fasi l’iter preliminare. In prima fila anche la giunta comunale e la cooperativa Casteldelmonte, soggetto privato che ha elaborato il progetto. «Il pranzo - spiega il sindaco Galeano - è stato organizzato dalla Pro Loco, in collaborazione con l'amministrazione comunale: abbiamo servito ai tavoli, così come già fatto in occasione dei pranzi a sostegno delle popolazioni terremotate. Molte associazioni del territorio hanno partecipato ed è stata l’occasione per presentare al pubblico il progetto preliminare».
A margine dell’evento della scorsa settimana il primo cittadino Galeano rende noto anche lo stato di attuazione del progetto, che prevede l’attivazione di un mutuo bancario per 700mila euro: «La banca ha deliberato positivamente 4 giorni fa - commenta - in questi anni abbiamo approvato le varianti urbanistiche che consentiranno la costruzione dei nuovi fabbricati, stiamo aspettando il responso dalla regione sulla Vas (Valutazione di Impatto Strategica)».
Il centro “anziani” previsto nel progetto è composto da un edificio principale al piano terra di 440 metri quadrati e un’ulteriore unità alloggio per una decina di anziani che risiederanno in loco (280 metri quadrati).
Nel primo troveranno collocazione la reception, gli uffici, i vari locali di servizio, la cucina, la mensa e le sale polivalenti, la biblioteca. Nella seconda le dieci unità alloggio, a diversa metratura (singole da 20 mq o doppie da 30), saranno disposte a corte con un giardino interno.
«Non sarà costruita una casa di riposo - ribadisce Galeano - ma una struttura per anziani autosufficienti o parzialmente autosufficienti con percorsi e momenti che si intreccino con la vita della comunità. Come avvenuto per casa Codato, stiamo lavorando da anni ad una fondamentale alleanza fra amministrazione, terzo settore e cittadini. Pensiamo sia la giusta via per rendere Borgo Gatto diventi uno "spazio" di scambio e relazioni per tutti i cittadini».
Matteo Marcon
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