Regala l’isola in mezzo al fiume al Comune di Silea

Silea. Il proprietario, Luigi Bellio, ha ottant’anni e non sa più cosa farsene. Il sindaco Silvano Piazza: «Potrebbe diventare un’oasi naturalistica»

SILEA. Il Comune di Silea potrebbe presto ricevere in donazione...un’isola in mezzo al Sile. Proprio così: e nei piani dell’amministrazione comunale potrebbe diventare una straordinaria oasi naturalistica, a due passi dalla chiesa di Sant’Elena. L’opportunità nasce dalla decisione del privato proprietario di regalare l’isolotto in mezzo al Silea direttamente alla comunità. Si tratta dell'isolotto sul Sile davanti alla chiesa di Sant'Elena, noto come Isola del Morto. Un nome certo poco accattivante, ma in una posizione strategica a due passi dal centro abitato. Poco meno di un ettaro di proprietà di Luigi Bellio, da tutti conosciuto come Bruno, storico titolare di un azienda zootecnica della zona. Bruno ha da poco compiuto ottant'anni, e racconta le motivazioni del suo gesto: «Ho comprato quell'isola alla fine degli anni settanta. Abbiamo provato a coltivare delle varietà particolari di cereali ed ortaggi, ma non era redditizio. Da allora in parecchi mi hanno cercato per acquistarla. Ma ho sempre rifiutato».

Fino a quando all'orecchio dell'imprenditore non è arrivata l'idea del sindaco Silvano Piazza: fare di quell'isola (nata circa cent'anni quando fa venne modificato il corso del Sile) un'area verde dedicata a tutti, magari raggiungibile con i barchini elettrici che già da tempo solcano le acque del fiume. «L'idea nasce in una prospettiva di valorizzazione ambientale e turistica della zona – spiega il sindaco Piazza – e potrebbe diventare una realtà già con la prossima amministrazione».

Silvano Piazza
Silvano Piazza

Intanto il sindaco “incassa” l'isola, la cui donazione verrà formalizzata in primavera. Renderla “appetibile” costerà poco: da mettere in preventivo c'è la piantumazione dell'area, e un ponticello che permetta ai turisti di raggiungere a piedi la zona, magari per una scampagnata o un pic nic. «Non voglio pubblicità – si schermische l'anziano imprenditore – ma sinceramente, piuttosto che rimanga abbandonata a se stessa, preferisco che vada alla comunità». «Un'altra opportunità sarebbe quella di avere un attracco per i natanti turistici elettrici» conclude il primo cittadino, pronto a ricambiare la generosità di Bellio con una targa. Di questi tempi, se non una fiaba, regalare un'isola alla comunità è sicuramente un gesto fuori dall'ordinario.

Sebastiano Pozzobon

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