Rapinò due minorenni durante un festa in casa condannato a 4 anni

resana

Due minorenni bellunesi erano state rapinate e picchiate; stesso trattamento l’aveva subito un loro amico, maggiorenne, trevigiano. In rito abbreviato il cittadino ghanese Martinson Owusu Amoah è stato condannato ieri a quattro anni e altrettanti mesi di reclusione, 3 mila euro di multa, interdizione dai pubblici uffici per cinque anni e risarcimento danni di 3 mila euro per ciascuna delle parti offese. Il co-imputato Emanuele Kwakwa, nato in Italia ma di origini africane, ha scelto il dibattimento, che comincerà il 22 luglio.

I fatti risalgono al 26 gennaio 2020 e si sono svolti a Resana. Le famiglie delle due ragazze della Valbelluna erano in pensiero e ne avevano denunciato la scomparsa. Entrambe si sono costituite parti civili con gli avvocati Resenterra e D’Agostini. Le giovani, all’epoca 17enni, erano nell’appartamento dei due imputati, la loro esperienza si è trasformata in un incubo.

I carabinieri hanno indagato sui fatti ipotizzando inizialmente anche il sequestro di persona, ma in definitiva i reati contestati sono quelli di rapina impropria aggravata e lesioni pure aggravate in concorso.

Secondo la ricostruzione della Procura, alle 3.30 di quella notte, Kwakwa e Owusu Amoah hanno reagito a un presunto furto, cominciando a frugare nelle tasche di un ospite di Castelfranco, che vive a San Martino di Lupari. Il primo l’ha spinto contro il muro e il secondo l’ha minacciato con un coltello da cucina. Entrambi l’hanno preso a pugni, portandogli via il portafoglio con dentro il bancomat, la carta d’identità e 10 euro.

Una delle minori bellunesi è intervenuta in sua difesa: Kwakwa le ha sferrato un pugno in testa e Owusu Amoah ne ha approfittato per sfilarle il cellulare da una tasca del giubbotto. Lo stesso ha sottratto il telefono anche all’altra ragazza, spingendola e schiaffeggiandola. Le ragazze hanno subito diversi traumi e contusioni, ottenendo rispettivamente 25 e 10 giorni di prognosi. Trauma al naso e contusioni multiple anche per il loro amico di Castelfranco. Le famiglie avevano allertato la polizia. Quando una delle ragazze è riuscita a comunicare e a tornare a casa, sono state scoperte le botte.

Il pm Sabbatini aveva chiesto sei anni e 4 mila euro, dopo le dichiarazioni spontanee con le scuse dell’imputato, e il giudice Mascolo ha condannato. —



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