Rapina da «Bonazza», botte al gioielliere

La polizia ha inseguito e arrestato uno dei banditi. All'ospedale il titolare e un amico
A sinistra la polizia davanti alla gioielleria Bonazza di viale Matteotti
A sinistra la polizia davanti alla gioielleria Bonazza di viale Matteotti
CONEGLIANO. Rapina sabato alla gioielleria Bonazza di viale Matteotti. Il titolare, uscito un attimo dal negozio, si è accorto che due malviventi stavano arruffando i gioielli della vetrina mentre la commessa era impegnata. Ha così tentato di fermarli, venendo spintonato e colpito da un pugno. Uno dei due, un lettone di 30 anni, è stato fermato dalla polizia. Il bottino è di 5.000 euro.


«Appena mi sono accorto di quello che stava accadendo sono corso in negozio, ho aperto la porta e ho tentato di fermarli - spiega il titolare Christian Battistella - non ho pensato se erano armati o meno, ho solo visto che stavano prendendo dei gioielli dal mio negozio. Ora mi auguro solo che prendano anche il secondo e che la giustizia faccia il suo corso fino in fondo».


Un brutto sabato pomeriggio, dunque, per il gioielliere di viale Matteotti. Il negozio si trova proprio all'angolo con via Maggior Piovesana, poco distante dal commissariato di polizia. Erano circa le 18,30 di sabato quando Battistella è uscito un attimo dal negozio, ha attraversato l'incrocio semaforico e con un amico è andato a prendere un caffè al bar «L'angolo blu». Proprio mentre stava tornando indietro, si è accorto che due uomini erano appena entrati in gioielleria e mentre la commessa stava servendo una coppia di clienti, uno dei due, coperto dall'altro, aveva scassinato la vetrinetta e stava arraffando degli anelli.


«Sono così corso alla porta d'ingresso, l'ho aperta e ho bloccato il primo, invitandolo a darmi quello che aveva preso - spiega il quarantenne - lui invece mi ha spintonato e ha tentato di colpirmi con un pugno che ho in parte sfiorato. Alla fine sono caduto all'indietro sopra il mio amico». Dopo la colluttazione i due malviventi sono scappati, l'amico del gioielliere ha provato a inseguire quello che, con il bottino in tasca, stava correndo verso il sottopassaggio ferroviario di via Friuli, ma poco dopo ne ha perso le tracce. Il malvivente infatti è riuscito a dileguarsi nel buio. Nel frattempo negozianti vicini e passanti si sono fermati davanti alla gioielleria e hanno chiamato il 113.


Dal vicino commissariato sono partite le volanti. Battistella ha tentato di bloccare l'altro malvivente, riuscendoci grazie all'arrivo degli agenti. I poliziotti hanno così potuto fermare A.B., lettone di 30 anni, residente al Lido di Venezia. Il titolare della gioielleria e l'amico che sono rimasti coinvolti nella colluttazione con i due stranieri si sono poi recati in pronto soccorso a Conegliano. Il gioielliere è stato sottoposto a tutti gli accertamenti del caso (anche radiografie) e poi è stato dimesso con una prognosi di sei giorni per le contusioni subite. Cinque giorni invece quelli che serviranno per guarire all'amico che era con lui. Proseguono intanto le indagini per scovare il complice che è fuggito con un bottino di circa 5.000 euro (questo il valore di alcuni anelli che è riuscito ad arraffare dalla vetrinetta). «Ho tanta rabbia dentro, perché in una società civile fatti del genere non dovrebbero accadere e invece siamo qui a dover combattere contro questa realtà», conclude il gioielliere coneglianese.

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