Quindici minuti per un prelievo del sangue a Treviso: Borgo Cavalli, la gente in coda si ribella

Rallentamenti sabato mattina in ambulatorio anche se gli esami erano in libera professione, ossia si pagava il prezzo intero
ZAGO AG.FOTOFILM TREVISO CODE AL -COP- ULSS2 DI BORGO CAVALLI
ZAGO AG.FOTOFILM TREVISO CODE AL -COP- ULSS2 DI BORGO CAVALLI

TREVISO. Quindici minuti per un prelievo del sangue. Sembra impossibile eppure ieri mattina a Borgo Cavalli le “nuove procedure” per le analisi a seguito del ritiro della patente – a quanto hanno riferito gli operatori – hanno allungato la fila di chi invece era lì per un semplice esame, scatenando le proteste.

La beffa

Il sabato mattina a Borgo Cavalli vengono eseguiti i prelievi in libera professione, non serve presentarsi con la prescrizione del medico e si paga il costo completo. Un servizio che viene utilizzato più che altro per esami di routine e da chi durante la settimana, complici il lavoro e gli impegni familiari, non può andare a Borgo Cavalli per i prelievi la mattina presto. Solitamente il sabato il servizio si svolge senza grandi intoppi. Rispetto ai 250/300 cittadini che si presentano ogni mattina agli sportelli dell’Usl 2, il sabato non si va oltre il centinaio. Un numero che gli infermieri e gli operatori smaltiscono in un paio di ore, senza far aspettare molto chi arriva per il prelievo. Ma ieri non è stato così. «Sono arrivato alle nove», dice uno dei trevigiani in coda, «e avevo almeno venti persone prima di me e altrettante dopo. C’era già qualcuno che si lamentava quando sono arrivato, perché la coda era praticamente ferma». Sembra inspiegabile: qualche minuto per un prelievo del sangue è più che sufficiente; con più operatori a svolgerli in contemporanea, in un’ora possono essere liquidate più di cento persone. Ma ieri mattina non era così. «Ad un certo punto è uscita un’operatrice dell’Usl 2 che ci ha detto che da oggi ci volevano quindici minuti per eseguire un esame del sangue, perché sono cambiate le procedure. Burocrazia insomma. Ma una volta pagato l’esame non si può tornare la settimana dopo o farsi rimborsare».

La protesta

Ne è scaturita una protesta, con le persone in coda a lamentarsi e a chiedere spiegazioni del perché ci volesse tanto tempo per un semplice prelievo. Protesta che ha poi ottenuto il suo risultato. «Dopo alcuni minuti è uscita di nuovo un’operatrice dicendo che avrebbero smaltito la fila, e che avrebbe rinviato al sabato successivo gli esami del sangue per le persone a cui è stata ritirata la patente. A quanto pare c’è una nuova procedura per loro che richiede molto tempo». Insomma un bel caos, risolto solo rinviando il problema di una settimana. E in ogni caso ieri mediamente ci è voluta un’ora e mezza per riuscire a fare il prelievo del sangue.

L’Usl, interpellata sul fatto, ha ammesso: «Non sappiamo cosa sia successo a Borgo Cavalli». —


 

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