«Protesi al seno Allergan La situazione è monitorata»
Caso Allergan, dopo il ritiro delle protesi al seno in tutta Europa, la vicenda torna alla ribalta con numerose chiamate all’Usl 2. Le pazienti trevigiane vogliono sapere se ci sono rischi per la loro salute – visto che i dispositivi ritirati dal commercio per un loro possibile legame con l’insorgenza di un tumore raro – sono stati adoperati nella Marca (come in tutto il mondo) da vent’anni a questa parte per una media di 500 interventi l’anno, coinvolgendo circa 10 mila pazienti. «Ad oggi non ci sono evidenze scientifiche che identifichino alcun rischio immediato per la salute delle donne con protesi testurizzate» tranquillizza l’Usl 2. Il 19 dicembre l’Agenzia francese Ansm ha sospeso su tutto il territorio nazionale la commercializzazione e l’utilizzo delle protesi della Allergan per la scadenza del marchio CE di questi prodotti. Il 21 dicembre il ministero della Salute ha vietato l’utilizzo anche in Italia. «L’Usl 2 ha immediatamente recepito l’ordinanza e tutte le ricostruzioni mammarie sono state eseguite con protesi di altre ditte autorizzate» ricorda il primario di Chirurgia Plastica Giorgio Berna. «Non è in corso nessuna sostituzione degli impianti, si procede invece con il monitoraggio delle pazienti. Nel caso di gonfiore ingiustificato del seno, in questo come in tutti gli altri casi, la donna deve rivolgersi al medico– conclude Berna – il ministero ritiene che non sia giustificato alcun allarmismo tra le portatrici di protesi». –
V. C.
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