«Pronti al confronto porteremo lavoro non inquineremo»

CASTELFRANCO. «Sono sorpreso di questa reazione al nostro progetto: dopo aver cominciato questo percorso sei mesi fa non avremmo mai immaginato questa contrarietà. Anche perché il nuovo allevamento...
CASTELFRANCO. «Sono sorpreso di questa reazione al nostro progetto: dopo aver cominciato questo percorso sei mesi fa non avremmo mai immaginato questa contrarietà. Anche perché il nuovo allevamento porta un valore aggiunto: come per tutte le sedi ci saremo rivolti a maestranze locali e ci sarebbero stati nuovi posti di lavoro». Stefano Zarattini, titolare dell’omonima azienda, non si aspettava questa levata di scudi. Come anche una serie di tesi sui rischi di inquinamento che l’azienda smonta una dopo l’altra: «A parte il fatto che si confonde l’allevamento di polli con quello di galline ovaiole che è tutt’altra cosa», spiega il direttore Mauro Franceschini, «siamo sottoposti a rigidi controlli da parte di Arpav e Usl. Le acque reflue degli impianti non vengono disperse, ma trattate separatamente secondo i rigidi dettami di legge. Quanto abbiamo sentito a Sant’Andrea non corrisponde al vero. Anche per i numeri degli animali, pari ad un terzo di quello dichiarato. Ci dispiace perché fa parte del nostro modo di operare aziendale avere sempre un approccio morbido, collaborando attivamente con la comunità. Inviterei tutti a visitare le nostre strutture per verificare se sussistono i problemi denunciati». La Zarattini è disponibile al confronto: anche, se fosse il caso, valutando una permuta di terreni in un area ritenuta più idonea.
(d.n.)


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