Precipita dall'Antelao, gravissima guida alpina di Conegliano

TREVISO. Precipita per diverse centinaia di metri, quasi 700, lungo il canale Oppel, sull’Antelao (Calalzo di Cadore): è grave ma non in pericolo di vita Giacomo Schenardi, 33 anni originario di Conegliano, vicecapo del Soccorso alpino del Centro Cadore e guida alpina della scuola cortinese Dolomiti Ski Rock. Di lui si occupano i sanitari dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso dove è stato trasferito a bordo dell’elicottero del Suem.
Il giovane di Conegliano, dove si è laureato in Enologia ed è stato socio Cai, ora residente a Domegge, è ricoverato nel reparto di rianimazione per il politrauma riportato durante il volo. Ha molte fratture ed è stato sedato. “Jack”, questo il nickname nell’ambiente del Cnsas e delle guide alpine, non era da solo nella sua emozionante e vertiginosa impresa, meta ambita non solo di sciatori esperti come lui: ieri mattina si trovava con “Ferro”, un altro personaggio della montagna, il Pelmo d’oro e presidente dei “Ragni” Ferruccio Svaluto Moreolo.
I due tecnici erano impegnati nella fase di discesa nel momento in cui c’è stato l’incidente: dalle prime ricostruzioni, nel difficile tratto circa 200 metri sotto la cima del canale, Schenardi avrebbe dovuto fare un salto. Si è servito di un ancoraggio “morto”, cioè un incavo profondo fatto nella neve e nel quale si passa la corda. Evidentemente non bastava per “reggere” la pendenza che Schenardi avrebbe dovuto affrontare con gli sci: l’ancoraggio ha ceduto e lui è precipitato giù per centinaia e centinaia di metri.
Intorno alle 11.20 è stato Ferruccio Svaluto Moreolo a dare l’allarme al 118, lui presidente dei Ragni e tecnico di elisoccorso. L’incidente è avvenuto davanti ai suoi occhi.
L’eliambulanza ha individuato il punto in cui si trovava Schenardi, ha calato tecnico di elisoccorso, medico e infermiere che hanno prestato le prime cure urgenti al ragazzo, poi è volata a imbarcare l’amico in quota. Una volta imbarellato, Schenardi è stato recuperato con un verricello e trasferito a Treviso dove è ricoverato in Rianimazione.
La discesa del canale Oppel sull’Antelao è una delle sciate estreme che ci sono sulle Dolomiti, una meta ambita per gli scialpinisti e gli amanti della montagna.
Pezzi verticali con 40-50 gradi di pendenza, da affrontare ancorati. Un tratto difficile quello teatro dell’incidente e già luogo di tragedie: anni fa due scialpinisti vi persero la vita. La notizia ha lasciato il segno nell’ambiente del Cnsas: Schenardi è vice capo della stazione del Centro Cadore, persona molto esperta nonostante i suoi 33 anni.
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