Povia: «No ai profughi a Volpago del Montello»

Il cantautore regala una copia autografata del suo cd al comitato di Volpago contro l’accoglienza all’ex polveriera

VOLPAGO DEL MONTELLO. Anche Povia si schiera contro l’accoglienza di migranti sul Montello, all’ex polveriera. «Solo chi rischia è libero»: questa è la dedica che il controverso cantautore Giuseppe Povia ha fatto al comitato “No centro accoglienza sul Montello” su una copia del sul ultimo Cd autoprodotto “Nuovo ContrOrdine mondiale”.

L’immagine dell’album autografato è stata pubblicata ieri sulla pagina Facebook del sodalizio volpaghese che si batte contro il progetto di realizzare un centro per richiedenti asilo in parte dell’ex polveriera del Montello. Il cantante toscano promuove il suo album autoprodotto attraverso concetti in giro per l’Italia ed è stato in una di queste occasioni che si è creato il contatto con il comitato.

«Un ragazzo del nostro comitato lo ha comprato e si è fatto fare la dedica», spiega il presidente del sodalizio, Albino Baldo. La vicinanza valoriale tra Povia e il comitato, finito ultimamente nell’occhio del ciclone per la pubblicazione di immagini e commenti vicini all’apologia del nazismo, non è però una semplice casualità. L’artista è infatti molto critico sull’immigrazione. Il cantautore ha dovuto subire l’annullamento di un suo concerto, previsto a Trezzano sul Naviglio, in provincia di Milano il 23 settembre, dopo le proteste della sezione ambrosiana dell’Anpi (Associazione nazionale partigiani d’Italia) che lo accusava di essere vicino all’organizzazione di estrema destra Lealtà e Azione che si rifà al pensiero dell’ufficiale delle waffen SS Leon Derenelle e del leader fascista rumeno degli anni ’30 Corneliu Zelea Codreanu fondatore della “guardia di ferro”. Nelle polemiche con il sindaco del Comune milanese precedenti allo stop alla sua esibizione, Povia ha dichiarato all’ AdnKrons il 26 agosto di concordare con il primo cittadino sul fatto che bisogna difendersi quando si è attaccati «come per esempio sull’ospitalità ai 12 immigrati che sono costati a Trezzano 350 mila euro in un anno».

Nel luglio di quest’anno, inoltre, Povia ha elogiato attraverso Facebook il lancio di una molotov contro un hotel dell'imprenditore Valerio Ponchiardi, “reo” di avere ospitato 35 profughi. L’azione per l’artista sarebbe stata un atto patriottico. Qualche settimana dopo il cantante è balzato ancora agli onori - si fa per dire - delle cronache: nell’intento di scrivere una canzone su Venezia si è fatto riprendere in spiaggia mentre usava il gonfalone di San Marco come un pareo suscitando ulteriori polemiche. Il cantante, diventato famoso con Il singolo “I Bambini fanno Oh”, ha iniziato nel 2013 a manifestare posizioni complottiste di matrice xenofoba e omofoba. In quell’anno ha pubblicato un singolo “Siamo italiani”, in cui ha esplicitato posizioni nazionaliste oltre a iniziare a raccogliere le prenotazioni per un album autoprodotto che ha poi pubblicato nel 2016, Nuovo ContrOrdine mondiale appunto, una cui copia è stata dedicata al comitato conto l’arrivo dei richiedenti asilo a Volpago.

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