Spaccata alla Expert a Ponte di Piave, 50 mila euro di bottino

«Ho un’arma ma ho deciso di non usarla, stavano già scappando e non volevo passare dalla parte del torto. Ma spero li prendano», racconta il titolare Antonio Lorenzon.

Abita sopra il negozio e nel cuore della notte è stato svegliato dall’allarme. Uscito nel terrazzo ha capito che c’era una banda in azione. «Quando li ho visto ho urlato». Ha mantenuto però il sangue freddo, non ha preso l’arma, regolarmente detenuta, perché sa che nemmeno le forze di polizia possono sparare a malviventi in fuga.

La banda ha studiato il colpo nei dettagli. Spaccata una vetrata e divelta una saracinesca, in pochi secondi hanno svuotato le vetrine degli smartphone. «Sapevano esattamente dove andare, hanno puntato dritto alla vetrina in cui si trovano i cellulari di maggior valore», osserva il commerciante. Un colpo avvenuto nel pieno centro della frazione di Ponte di Piave, in via Chiesa.

La beffa? L’attività aveva dovuto disattivare il sistema di videosorveglianza, perché non rispettava le norme sulla privacy sui luoghi di lavoro. Altrimenti il negoziante sarebbe stato multato, come avvenuto in altre attività della Marca. I banditi ringraziano. I carabinieri invece così non hanno nessun video da analizzare.

L’indagine dei militari dell’Arma della stazione di Ponte di Piave e della compagnia di Conegliano dovrà così essere tradizionale, attraverso testimonianze e segnalazioni. Accertamenti sono in corso sulla vettura utilizzata e con cui sono scappati, quasi certamente già abbandonata dopo essere stata rubata.

Inoltre vi sarà uno scambio di informazioni con i colleghi carabinieri del Veneziano. Una spaccata analoga è avvenuta domenica notte, 16 febbraio, al negozio Ferrutensil a Martellago. In quel caso come ariete è stato usato un Fiat Ducato. Anche lì un colpo da 50 mila euro in varia attrezzatura.