Pizzolotto smembrata marchi tutti in vendita

Fonte. Chi non ricorda la pubblicità del Neutral? Delizia di ogni casalinga degli anni Sessanta, quando il boom economico portò le lavatrici nelle case degli italiani. La Pizzolotto Spa, fondata nel 1919 dall’imprenditore Vittorio Pizzolotto, originario di Fonte, è ora in vendita a pezzi, per pochi euro. Si tratta di una realtà industriale che è stata artefice del cambiamento del costume: la Pizzolotto ha fatto la storia del detersivo, inventando i primi preparati in polvere per le lavatrici, il più noto dei quali si chiama “Saponina”. Fu un grande successo, che porta il nome del figlio del fondatore, Mario. Per poi arrivare alla terza generazione: Vittorio e Renato. Ma il finale della Pizzolotto è amaro. L’azienda, che da Fonte si è trasferita a Pieve d’Alpago a metà degli anni Novanta è fallita l’anno scorso, lasciando a casa 60 dipendenti. Ora la vendita dei marchi dell’azienda: Zerokal, Lindy, Grog.
Il 28 dicembre il tribunale di Belluno ha disposto l’alienazione senza incanto di alcuni marchi del gruppo che nel 2008 dichiarava ricavi per 35 milioni di euro. Prezzo base 42 mila euro per il brand EU Pizzolotto. Si parte da duemila euro per accaparrarsi i marchi Lindy, Grog lo sgorgatubature, Sofy, Zerokal, Formysan 3, Pull il lavapavimenti, Splendi Inox, Wc San, Green e Blu e Doppio Misto, nonché Sin e Igekina. La curatrice fallimentare Paola Strazzer sta seguendo la partita ma preferisce non rilasciare dichiarazioni. Ci sarebbero delicate trattative in corso.
È il tramonto di un piccolo impero industriale che ha contribuito alla crescita dell’Asolano e della Pedemontana del Grappa, rivoluzionato il modo di fare il bucato, cavalcato con lungimiranza la strada del detersivo alla spina e del prodotto ecologico e poco inquinante. Fondata, appunto, da Vittorio Pizzolotto nel 1919, la ditta è passata di generazione in generazione. Dal figlio Mario negli anni Cinquanta, alla successiva gestione dei figli, oggi ottantenni, Renato e Vittorio. Quest’ultimo, leader dell’azienda, classe 1937, è stato anche presidente degli industriali di Treviso negli anni Novanta. La Pizzolotto faceva detersivi per sé ma anche per tutti i principali gruppi industriali mondiali, che poi l’hanno affossata. Negli ultimi tempi era iniziato a piovere sul bagnato. Un piano industriale probabilmente troppo ambizioso negli anni Novanta ne ha provocato il declino. Prima l’acquisto di una sede produttiva nel Mantovano, poi la costruzione di un nuovo stabilimento a Pieve d’Alpago. Il colpo di grazia con l’avvento della crisi economica e il fallimento nel 2017. —
Valentina Calzavara
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