Pierluca Donin e Giancarlo MarinelliUna coppia eccezionale per Goldoni

La riforma teatrale nel penultimo atto dei «Mémoires»
Pierluca Donin e Giancarlo Marinelli formano stasera una eccezionale coppia teatrale per raccontare la penultima puntata dei «Mémoires» di Carlo Goldoni nella edizione curata da Giorgio Strehler. L'appuntamento con «Goldoni direttore del Teatro San Luca - 1753-1760» è fissato alle 21.30 al Castrum di Serravalle a Vittorio Veneto e in caso di pioggia a palazzo Gaiotti, accanto al Teatro Da Ponte. Donin-Marinelli, per mettere a fuoco la riforma teatrale di Goldoni, attingono a molti dialoghi in dialetto da «La casa nova», «Le baruffe chiozzotte» e «Una delle ultime sere di carnovale», in cui protagonista è il popolo con i suoi usi, costumi, vizi e virtù.


Si parla anche dell'acerbo contrasto con Carlo Gozzi e le sue favole teatrali, fino alla vigilia della partenza di Goldoni per Parigi. Molto apprezzata, intanto, è stata l'uscita della scorsa settimana di Antonio Salines in «Due prime donne a confronto» iniziata con le parole di Strehler: «Ho scritto una specie di romanzo sulla vita di Goldoni. Perchè non raccontare tutto attraverso il teatro? Il teatro fu la sua ragione e il suo destino. Tutto inventato e tutto vero». Quella dell'attore spezzino è stata una eccezionale performance, che conferma l'incondizionato apprezzamento del pubblico vittoriese che lo ha avuto ospite in tutte le edizioni del «Festival di Serravalle» fin dall'edizione numero zero del 2002, in cui aveva proposto un recital di poesie.


Salines ha cominciato a raccontare di Goldoni quando il drammaturgo aveva 44 anni, in preda ad un forte attacco di ipocondria non tanto grave comunque da fargli dismettere l'antico pelo dell'amatore di donne, soprattutto se attrici. Nel suo cuore si alternano, o convivono, Teodora Medebach, Maddalena Raffi Marliani, Caterina Bresciani, ma anche la moglie Nicoletta cui ha prestato voce e immagine Luisa Baldi, in un pregevolissimo abito settecentesco. «Non sono mai stato un cacaversi, il teatro è fatto per la gente e non contro la gente». E' un Goldoni irruento, ma poi si appoggia alla moglie con tenerezza, quasi cercando quella comprensione che la fama e le donne di successo non gli davano. Mercoledì 18 luglio Eugenio Allegri chiude i «Mémoires» con «A Parigi alla corte del Re». Ingresso da 12,00 a a 15,00 euro.

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