Picchiato per il conto dello smartphone: tecnico di Pieve di Soligo in ospedale

PIEVE DI SOLIGO. Un gesto inspiegabile, soprattutto per il motivo che ha causato la diatriba: 10 euro. Erano circa le 17 di giovedì quando un pievigino sulla cinquantina ha aggredito Filippo Fedato, dipendente da oltre 15 anni del negozio "La Telefonia" in via Schiratti a Pieve di Soligo, mandandolo al pronto soccorso con un trauma cranico e quattro giorni di prognosi.
Stando al racconto del giovane aggredito (verifiche sull’accaduto sono in corso da parte delle forze dell’ordine) a far perdere le staffe all'uomo, padre di due figli e marito di un'insegnante, sembra essere stato, incredibilmente, non un colpo di sole dovuto alle torride temperature di questo inizio estate, ma il conto di 10 euro richiesto per la riparazione del cellulare del figlio.
«Non riesco a capacitarmi di quanto è successo - dichiarava ieri ancora sotto shock Filippo Fedato - giovedì pomeriggio un ragazzo, assieme alla madre, è venuto a ritirare il telefonino che aveva in assistenza da noi. Una volta aggiustato, gli è stata fatta pagare la tariffa di base di 10 euro per questi servizi, poi i due se ne sono andati. Dopo mezz'ora la madre è tornata al negozio lamentandosi che il prezzo della nostra prestazione era stato, secondo lei, troppo alto. Un po' increduli per quanto stava accadendo, le abbiamo risposto che quello era il nostro tariffario, e la donna si è allontanata.
Dopo un'altra mezz'ora - continua nel proprio racconto l'aggredito - si è presentato il marito della signora assieme al figlio, imprecando ed invitandomi ad uscire perché mi doveva parlare di persona. Sul ciglio della porta d'ingresso del negozio, il padre del ragazzo ha iniziato ad insultarmi, a dire che non era possibile pagare 10 euro per aver sbloccato un telefono, come se io lavorassi gratis. Ascoltavo lì, in piedi, senza parole. Non capivo se il signore stesse scherzando o altro, dato l'importo di cui stavamo parlando. Ad un certo punto, una mia risata involontaria, data la situazione grottesca in cui mi trovavo, deve averlo indispettito. Sono stato colpito, spinto, credo, e mi sono trovato a terra, completamente intontito. Ho provato un gran dolore alla testa, dovuto all'impatto con il pavimento, un senso di nausea e uno stato di confusione. Ricordo il trasporto in ambulanza all'ospedale di Conegliano, dove sono stato sottoposto alla Tac.
Il responso è stato un trauma cranico e, per fortuna, nessuna lesione interna. I colleghi mi hanno raccontato che se fossi caduto solo cinque centimetri più a destra avrei urtato contro lo spigolo del bancone, con conseguenze ben più gravi. È incredibile quello che mi è accaduto». Sul posto, poco dopo, sono arrivati i carabinieri del comando di Col San Martino che hanno raccolto le testimonianze dei presenti.
Al momento, non è stata presentata alcuna denuncia nei confronti dell'uomo che, già ieri mattina, a quanto pare, avrebbe riconosciuto il grave errore commesso. L'aggressore, sempre nella giornata di ieri, avrebbe comunicato alle forze dell'ordine il proprio dispiacere per l'accaduto e di voler quanto prima stringere la mano a Fedato per scusarsi del gesto.
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