Piazzale San Martino approvato il restyling costerà quasi 2 milioni

CONEGLIANO
Il rifacimento di piazzale San Martino costerà quasi 2 milioni di euro. È stato approvato dalla giunta commissariale lo studio di “fattibilità” per riqualificare l'area tra i giardini, la chiesa e il parcheggio. Il progetto era stato commissionato il giorno prima della caduta dell'amministrazione comunale, lo scorso 4 novembre. Lo stesso architetto Franco Dall'Antonia, che si era occupato del progetto di rifacimento dell'ex Ceod in cui troverà spazio la nuova sede dei vigili, ha avuto l'incarico per il piano per San Martino.
L'edificio dei vigili verrà demolito, così come la retrostante cabina dell'Enel e l'edicola che si affaccia sulla strada. Verrà ricostruita un'unica struttura che comprenderà anche la fermata dell'autobus e un bagno pubblico. «L’attuale parco sarà sistemato, eliminando parte della vegetazione disordinata e valorizzando alcuni alberi», si specifica nel progetto approvato dal commissario prefettizio Antonello Roccoberton. «Saranno realizzati percorsi in ghiaino, riordinata la pubblica illuminazione e create delle zone con sedute e area gioco. La piazza sarà pavimentata in materiale lapideo così come un tratto di strada e saranno riorganizzati stalli e aiuole».
La spesa complessiva preventivata è di 1,9 milioni di euro. L'ipotesi al momento è di suddividere i lavori in quattro parti. Dopo le varie demolizioni, che dovrebbero essere eseguito verso la fine d'anno, la prima opera sarà la costruzione della pensilina dei bus con annessa edicola (580 mila euro). La seconda vedrà la sistemazione dei giardini con percorsi pedonali, giochi per bimbi, illuminazione e valorizzazione della sponda sul Monticano (530 mila euro). La terza parte dell'opera prevede una piazza davanti alla chiesa di San Martino e la sistemazione dell'area a lato, ripristinando un viale alberato, dopo lo scorso anno erano stati tagliati i pini marittimi (580 mila euro). L'ultimo stralcio sarà la sistemazione del parcheggio (220 mila euro). —
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso