Per il benefattore 6 secoli di messe

Donò i suoi beni, ripagato con preghiere. E l’Usl paga 387 euro
UNA NUOVA PIAZZA E UN NUOVO QUARTIERE PER TREVISO Sabato Dino De Poli inaugurerà il ³Quartiere latino². Una mostra e un libro sull¹intervento. (foto allegata del nuovo quartiere di M.zanta)
UNA NUOVA PIAZZA E UN NUOVO QUARTIERE PER TREVISO Sabato Dino De Poli inaugurerà il ³Quartiere latino². Una mostra e un libro sull¹intervento. (foto allegata del nuovo quartiere di M.zanta)

Chissà se Andrea Del Porcelletto, a quasi sei secoli dalla morte, guarderà ancora da lassù. E chissà se, dopo tutti questi anni, continuerà a tenere la contabilità delle messe celebrate in suo suffragio nella chiesa di San Leonardo e la contabilità di quanto l'Usl 9 è tenuta a versare al parroco, onorando così la memoria del defunto per l'eternità. Un dovere giuridico e morale dopo che lui, generoso benefattore, decise di lasciare numerosi lasciti immobiliari e terrieri all'ospedale dei Battuti. Del Porcelletto, notaio originario di Giavera, all'epoca era stato chiaro: con un legato testamentario del 14 aprile 1443 aveva disposto di donare alla Scuola di Santa Maria dei Battuti e al suo ospedale, parecchi beni. In cambio aveva posto una sola condizione, preghiere e funzioni religiose settimanali per la sua anima. Una volontà che l'Usl 9 ha onorato, adeguandosi alle ben più umane leggi di mercato. In principio il Del Porcelletto aveva disposto in favore della chiesa di San Leonardo il versamento di 2,7293 ettolitri di vino, bianco negli anni pari e rosso in quelli dispari, e la consegna di 27 chilogrammi di frumento ogni anno, in cambio delle messe. Ma da allora son passati i lustri, anzi, i secoli, Treviso ha cambiato faccia, l'agricoltura ha lasciato spazio ai capannoni industriali e sono arrivati gli euro. Addio quindi alle damigiane di vino e ai sacchi di granaglie, l'azienda sanitaria trevigiana ha quindi deciso di aggiornare il pagamento convertendo i prodotti del raccolto in 387, 80 euro sonanti. Lo ha annunciato in una recente delibera. «Per il 2014 il valore per ettolitro di vino, riferito alle qualità più pregiate della Marca, desumibili dalle quotazioni della Camera di Commercio, ammonta a 140,17 euro, mentre il valore del frumento risulta di 0,19 euro al chilo», recita il provvedimento. Conteggio che ha portato ad adeguare il secolare canone agli indici Istat. Come da consuetudine il denaro sarà versato alla chiesa di San Leonardo per le messe, anche se, pure quelle, non sono rimaste indenni agli effetti della svalutazione. Basteranno allora quei 387 euro per una funzione a settimana? Interrogativo che trova risposta nelle parole di don Luigi Costa, rettore che da trent'anni celebra le funzioni in memoria del notaio Del Porcelletto.

«Queste messe hanno un valore infinito ed è giusto continuare per onorare la volontà e dare un aiuto spirituale agli ammalati», spiega il sacerdote 82enne, senza soffermarsi eccessivamente sulla cadenza... aspetto importante, ma non troppo, per guadagnarsi un buon posto nell'aldilà. (v.c.)

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