Pasta Zara, trattativa per trenta assunzioni e ciclo continuo nel 2021

Rilancio con una trentina di assunzioni e produzione a ciclo continuo, sette giorni su sette, nel 2021. È il piano di Pasta Zara, che alle forze sociali ha confermato tutti gli investimenti previsti per lo stabilimento di Riese Pio X dopo che il presidio di Muggia (Trieste) è stato venduto a Barilla. Per ora non preoccupa, quindi, la vertenza giudiziaria che ha visto l’accoglimento in Corte d’Appello di un ricorso presentato dai creditori che si sono opposti al piano di concordato: il piano di rilancio dell’azienda va avanti come da programma, e ogni considerazione è stata posticipata a quando si esprimerà la Corte di Cassazione, non in tempi brevi. Le rassicurazioni sono arrivate ieri mattina da Cgil, Cisl e Uil, che hanno confermato come Pasta Zara sia tra le aziende che hanno firmato il rinnovo del contratto collettivo (pertanto oggi nessuno incrocerà le braccia allo stabilimento di Riese). «Tutti i lavoratori di Muggia sono passati a Barilla, mentre a Riese abbiamo aperto il tavolo con l’azienda per la trattativa sul ciclo continuo» informa Michele Gervasutti, Uila Uil, «lavorare sette giorni su sette comporta l’assunzione di ulteriore trenta dipendenti che andranno ad aggiungersi agli attuali 150 circa impegnati a Riese. Si dovrebbe partire nel 2021, ma le persone andranno formate preventivamente. Non ci preoccupa l’accoglimento del ricorso dei creditori, decisione contro la quale l’azienda si è rivolta alla Corte di Cassazione». Pasta Zara, nell’ambito del piano di salvataggio, ha siglato con Barilla l’accordo per cedere la fabbrica di Muggia, incluso un contratto di imballaggio, confezionamento ed etichettatura dei prodotti Zara per un periodo di cinque anni. L’accordo è diventato effettivo dallo scorso 5 ottobre, le conseguenze sulla Marca prevedono il potenziamento dello stabilimento di Riese. —
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