Parrucchieri al setaccio, due denunciati

Taglio e piega a prezzo ridottissimo? Si, ma non solo per questioni di manodopera. I controlli effettuati due giorni fa dai carabinieri di Treviso hanno portato alla luce due parrucchieri etnici che...
CARRAI - PARRUCCHIERE CINESE ARCELLA CARRAI - PARRUCCHIERE CINESE ARCELLA
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Taglio e piega a prezzo ridottissimo? Si, ma non solo per questioni di manodopera. I controlli effettuati due giorni fa dai carabinieri di Treviso hanno portato alla luce due parrucchieri etnici che non pagavano l’asporto rifiuti, non utilizzavano lavanderie professionali per la pulizia degli asciugamani, non si preoccupavano di sistemare i magazzini nè di sistemare muffa e umidità dei locali. Il controllo ha preso in esame una decina di negozi tra il centro della città e i quartieri periferici. A finire nei guai in due: il parrucchiere cinese in Largo De Gasperi e quello dominicano di Santa Maria del Rovere, nei pressi di via Tommaso Salsa. I carabinieri hanno scoperto che i titolari di entrambi i negozi, invece di smaltire capelli e altri rifiuti organici in appositi contenitori da avviare a smaltimento speciale infilavano tutto nei sacchetti del secco e scaricavano nei cassonetti. Una procedura che è valsa ad entrambi i gestori la denuncia penale per «gestione non autorizzata dei rifiuti». A carico del primo gestore però, i militari hanno anche elevato un’altra serie di sanzioni contestando la mancata manutenzione delle attrezzature antincendio, la mancata organizzazione del magazzino e la mancanza di una documentazione Inail a carico della moglie del titolare, che lavorava come manicure ma senza essere regolarizzata.

Nell’acconciatore dominicano di Santa Maria del Rovere gli ispettori hanno riscontrato anche una generale mala gestione dell’immobile. Forti le rimostranze dei gestori: «Stesso trattamento anche agli italiani?»

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