Ovag ancora sotto sequestro ferie forzate per i dipendenti

REFRONTOLO. Rimane in una fase di stallo la situazione della Ovag Italia srl, dopo il devastante rogo dello scorso 25 marzo che non ha lasciato pressoché nulla dell'azienda di lavorazione del...
Poloni refrontolo via crevada incendio
Poloni refrontolo via crevada incendio

REFRONTOLO. Rimane in una fase di stallo la situazione della Ovag Italia srl, dopo il devastante rogo dello scorso 25 marzo che non ha lasciato pressoché nulla dell'azienda di lavorazione del plexiglass. Giorgio Vazzola, il titolare e fondatore, non conosce ancora le sorti della propria azienda e dei propri dipendenti «A oggi il capannone è ancora sotto sequestro. Il pubblico ministero è in attesa della relazione dei vigili del fuoco che dovrebbe essere consegnata lunedì», dichiara Vazzola, «Nel giro di due o tre giorni poi, il giudice dovrebbe esprimersi sull'eventualità di togliere o meno i sigilli al sito».

Il polo produttivo, subito dopo l'incendio, è stato messo sotto sequestro dalle autorità per consentire le indagini con cui si sta cercando di accertare se il rogo sia stato innescato da un cortocircuito verificatosi nella zona uffici o se si tratti di un caso di dolo da ricollegarsi ai numerosi fuochi che stanno colpendo il Veneto e la provincia di Treviso negli ultimi anni, su cui stanno investigando anche gli uomini della Dia. Lo sblocco dell'area, come sostenuto sin dai primi giorni da Giorgio Vazzola, è un momento importante per il futuro di Ovag Italia, in quanto permetterà ai periti della compagnia assicurativa di accedere al sito, procedere con la conta dei danni e formalizzare il conseguente indennizzo. Ci vorrà tempo, ma resta questo l'unico spiraglio sul futuro lavorativo della famiglia Vazzola e dei loro dipendenti, in questi giorni in ferie forzate. «I lavoratori per ora stanno usufruendo delle ferie residue accumulate», conclude l’imprenditore, «A breve, forse già nel corso della prossima settimana, dovremo incontrarci con il sindacato per parlare di cassa integrazione. Uno scenario poco edificante, in quanto il rappresentate sindacale ha già apertamente dichiarato che l'Inps non ha soldi per gli ammortizzatori sociali». Difficile pronosticare un futuro sia per l'attività che per i dieci dipendenti di Ovag Italia.

Riccardo Mazzero

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