Ottocento risparmiatori contro Moratti

Sono gli azionisti che chiedono il risarcimento danni per la perdita di valore delle azioni Saras emesse nel 2006
Di Sabrina Tomè

TREVISO. Quasi ottocento risparmiatori (788 per l’esattezza), tra cui decine di trevigiani, chiedono «i danni» ai fratelli Massimo Moratti (storico presidente dell’Inter) e Gian Marco per il deprezzamento delle azioni di Saras spa, Raffinerie Sarde. Lo fanno attraverso un’istanza di mediazione che porta la data di giovedì scorso e che è stata presentata dallo studio legale Calvetti di Treviso all’organismo di conciliazione dell’Ordine degli Avvocati di Milano.

Il riferimento è alle azioni emesse il 18 maggio del 2006 e vendute a 6 euro ciascuna. Stando alla consulenza tecnica effettuata in sede penale, e citata dallo studio legale, tale valore doveva essere in realtà compreso tra un minimo di 4,10 euro e un massimo di 5,1; in sostanza il valore medio era pari a 4,60 euro e dunque «estremamente differente dal prezzo di offerta», si sottolinea nell’ istanza. Il danno per i risparmiatori deriva pertanto dalla differenza fra il prezzo pagato per azione e il valore reale della stessa al momento dell’acquisto. Ma non basta: l’avvocato Calvetti rileva altresì «la flessione avuta dal titolo successivamente all’acquisto in ragione delle false o carenti informazioni e dall’errato pricing di quotazione». La perdita, contestano i risparmiatori, è pesante: «Le azioni Saras dalla data di quotazione al 15 ottobre 2013 hanno perso oltre l’80% dei proprio valore». Nella memoria si reclama pertanto il risarcimento di una somma che tenga conto di questi diversi aspetti e, nell’ipotesi di minima, una cifra pari alla differenza tra il valore medio dell’azione e quello pagato. A tale importo vanno poi aggiunti gli interessi e la rivalutazione monetaria. La cifra complessiva? «Il valore della controversia è indeterminabile», sottolinea lo studio Calvetti.

La richiesta del procedimento di mediazione è finalizzata ad ottenere una conciliazione tra le parti. Se l’accordo non verrà raggiunto, allora, si aprirà la via dell’azione legale. I risparmiatori, che si sono rivolti all’organismo di conciliazione milanese, hanno chiesto la convocazione di Saras spa, Raffinerie Sarde, quale società emittente; di Gian Marco Moratti e Massimo Moratti, quali azionisti venditori nonché, rispettivamente, presidente e amministratore delegato e di altri svariati soggetti tra cui JPMorgan. Nell’istanza si sostiene che sono «tutti responsabili poiché tutti coinvolti nella diffusione d’informazioni» che i risparmiatori ritengono reticenti o comunque tali da aver portato alla formazione di false convinzioni sull’effettivo valore dell’azione. L’azione collettiva di 788 risparmiatori segue quella di un imprenditore trevigiano che aveva citato i Moratti davanti alla curia mercatorum; né l’ex presidente dell’Inter, né il fratello si erano presentati.

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