Ora le prostitute diventano automunite
Cercano clienti rimanendo sul loro mezzo: così evitano di essere cacciate

Prostitute a piedi a bordo strada: ora alcune preferiscono la propria automobile per aspettare i clienti
Giovani, belle e automunite. Dopo aver stravolto la geografia della prostituzione (sparite le africane, sono rimaste quasi esclusivamente le comunitarie dell'est Europa, Romania in primis), lo stillicidio di controlli da parte delle forze dell'ordine sembra aver prodotto un'altra piccola "rivoluzione". Diverse lucciole, infatti, hanno smesso di aspettare i clienti in maniera classica, in piedi a bordo strada, cosce in bella mostra. No, ora preferiscono l'auto: parcheggiano in zona tranquilla ma visibile e lasciano la luce accesa in modo da far intuire che stanno aspettando qualcuno. Nell'ultima notte di controlli da parte della polizia erano ben tre (tutte romene e giovanissime) le ragazze ad aver scelto questo nuovo tipo di appostamento. Nuovo in realtà si fa per dire, perché già qualche pioniera lo fa da tempo, addirittura con un furgoncino/camper. Stavolta, però, più che la stravaganza di una singola sembra una strategia condivisa. Rimanendo in macchina, infatti, mettono di fatto le forze dell'ordine di fronte a un problema: gli agenti le possono sì identificare e "invitare" a circolare, ma non possono allontanarle con forzatamente. Non, almeno, finché non vengono colte in flagranza a contrattare prestazioni sessuali. Farà proseliti, questa nuova moda? Chissà. Probabilmente, se dovesse succedere, la polizia troverà il sistema di farle sloggiare lo stesso. Intanto, durante i controlli della scorsa notte, ne sono state identificate quindici fra Pontebbana e Terraglio: solo una era extracomunitaria, una nigeriana di 24 anni. Non in regola con il permesso di soggiorno, è stata portata in questura e poi accompagnata in un centro di espulsione. (f.p.)
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