Omicidio di Possagno, presi i killer: sono due amanti di Romano

Manuel Palazzo, 27 anni, e Lucia Lo Gatto, 41, sono accusati dell'omicidio del compagno di lei, il 40enne Aldo Gualtieri. Traditi dal guasto all'auto
Da sinistra Manuel Palazzo, Lucia Lo Gatto e Aldo Gualtieri
Da sinistra Manuel Palazzo, Lucia Lo Gatto e Aldo Gualtieri

POSSAGNO. L'hanno ucciso nella sera di sabato nel loro condominio di via Isonzo, a Romano d'Ezzelino. Poi, all'alba di domenica, l'hanno caricato in una Golf blu e l'hanno trasportato a Possagno, nel sentiero 189 dietro al tempio del Canova. Lì l'hanno sepolto con delle pietre e poi bruciato. Ma quel guaio all'auto - un problema all'olio - a pochi metri dalla "tomba" gli è stato fatale, con il meccanico del paese, Giorgio Rigo, in grado di riconoscere la foto segnaletica dell'amante. "Ti paghiamo il doppio", gli ha detto il più giovane, mentre la donna si nascondeva in auto.

I protagonisti del delitto di Possagno ora sono noti: la vittima è Aldo Gualtieri, 40enne nato a Lamezia Terme e residente a Felette di Romano d'Ezzelino, di professione artigiano. Sua compagna, e probabile mantide, è Lucia Lo Gatto, 41enne nata a Lamezia Terme e residente con il padre delle sue due figlie a Romano d'Ezzelino. Sono cugini di primo grado. L'amante, e probabilmente l'autore materiale del delitto, è Manuel Palazzo, 27enne nato a Asolo e residente a Romano d'Ezzelino. 

Il delitto, con ogni probabilità, si è consumato proprio nella palazzina di via Isonzo, al civico 17, dove i tre vivono: sono vicini di casa. Sabato notte si sarebbe consumata una furibonda lite, che avrebbe svegliato anche uno dei residenti. Una lite che sarebbe sfociata nell'omicidio. Cruciale, nelle ultime ore, sarebbe stata proprio una testimonianza.

Il movente, secondo quanto ricostruito dagli investigatori dopo i primi interrogatori dei due, sarebbe da ricercare in ragioni passionali. Gualtieri e sua moglie litigavano spesso ed erano noti alla forze dell’ordine. Il clima familiare era talmente degradato che i servizi sociali del Comune di Romano avevano in carico il loro caso da tempo.

Manuel Palazzo e Lucia Lo Gatto sono stati arrestati alle 22 tra giovedì e venerdì mentre si trovavano nella casa di lei (ora sotto sequestro), nel quartiere Cristallo di Felette, a Romano, e nelle prossime ore saranno sottoposti all'interrogatorio di garanzia. Nel frattempo per loro è scattata la custodia cautelare in carcere: lui è a Santa Bona, lei alla Giudecca. Entrambi sono rimasti in silenzio di fronte agli investigatori. Le due figlie minorenni di Gualtieri e Lo Gatto sono state portate in una struttura protetta.

Proseguono le indagini dei carabinieri di Treviso per delineare più chiaramente i risvolti dell’omicidio che, stando ai primi accertamenti, sarebbe avvenuto per ragioni passionali. Non è stato ancora stabilito come Gualtieri sia stato ucciso e l’arma usata. In supporto all’Arma trevigiana è intervenuto il Ris a cui è affidato il compito degli esami tecnici, tra l’altro, della casa e della vettura.

Potrebbe essere un coltello l'arma con la quale Gualtieri è stato ucciso, prima che il cadavere fosse dato alle fiamme. Il coltello è stato trovato sul luogo di ritrovamento del cadavere, ma non è ancora chiaro se sia l'arma che ha ucciso. I carabinieri del Ris stanno passando al setaccio l'abitazione dove i due amanti sono stati fermati. 

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso