OMICIDIO A CONEGLIANO / Coletti era andato dalla madre con l'intenzione di ucciderla: "Dovevo finirla, non ne potevo proprio più" ha confessato / FOTO

DELITTO IN VIA FRIULI. Stava fumando una sigaretta quando Paola Saporosi l'ha raggiunto in terrazzo, il figlio l'ha afferrata per le gambe e l'ha scaraventata dall'8° piano
Guerretta Conegliano via Friuli,1 luogo dell' incidente il corpo di Paola Saporosi
Guerretta Conegliano via Friuli,1 luogo dell' incidente il corpo di Paola Saporosi

CONEGLIANO."Dovevo finirla, non ne potevo proprio più". Lucido e freddo, Moreno Coletti ha ricostruito così l'omicidio della madre Paola Saporosi, 65 anni, scaraventandola dall'8° piano di una palazzina di via Friuli doce la donna viveva sola. Davanti al pm Giovanni Valmassoi, Coletti ha ricostruito gli attimi precedenti il delitto. L'omicida ha rifertio di aver abbandonato il posto di lavoro alla Mareno Cucine con la scusa di non sentirsi bene. In realltà si è diretta a casa della madre con l'intenzione di ucciderla. Mentre stava fumando una sigaretta è stato raggiunto dalla madre inn terrazzo, l'omicida l'ha subito afferrata per le gambe gettandola nel vuoto.

Mercoledì l'udienza di convalida dell'arresto

  Ha ucciso la madre spingendola dalla finestra dell'appartamento in cui vivevano, all'ottavo piano, al termine di una violenta lite. E’ quanto accaduto alle 14  a Conegliano, in via Friuli: Paolina Saporosi, di 65 anni, è morta dopo l’impatto, giaceva esanime. Tutt'intorno si era radunate decine di persone, molte anche del palazzo che erano uscite di casa sentendo prima le urla di richieste d'aiuto delle vittima e poi un tonfo secco.

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"Ho ucciso mia madre. Sono stato io». È quanto l'agente di polizia alla sala operativa del Commissariato di Conegliano Veneto si è sentito dire al telefono da Moreno Coletti, 36enne di Cordignano, il presunto matricida, che dopo aver chiamato il 113 si è chiuso nell'appartamento aspettando l'arrivo degli agenti. Un ispettore di polizia è salito fino all'ottavo piano e si è fatto aprire la porta dal filgio della vittima. Una volta dentro, il poliziotto l'ha ammanettato, facendolo sedere sul divano mentre altri agenti hanno ispezionato l'appartamento. Coletti è rimasto per tutto il tempo immobile, ammutolito, prima di essere portato al Commissariato.

La casa è stata trovata apparentemente in ordine. Non c'erano segni che facevano pensare ad una colluttazione.
Coletti, già noto alle forze dell'ordine per droga e per problemi psicologici, era andato a far visita alla madre, vedova da anni. Pare che tra madre e figlio sia nata una lite, piuttosto accesa, il cui tono, sostenuto, è stato sentito dai vicini. Ancora più nette le urla di richieste d'aiuto della donna, quando il figlio ha cominciato a trascinarla verso la terrazza. Qui, in un raptus l'uomo ha sollevato di peso la madre e l'ha gettata oltre la ringhiera, dall'ottavo piano. Quindi è rientrato ed ha chiamato il 113.

E' stato arrestato per omicidio volontario. Sul posto c'è il pm Giovanni Valmassoi e la squadra mobile di Treviso. L'uomo non ha ancora spiegato le cause della violenta lite finita in tragedia.

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L'uomo arrestato per l'omicidio della madre oggi a Conegliano avrebbe provato due volte a buttare la donna dal terrazzo della sua casa all'ottavo piano, prima di riuscirci. È quanto emerge dalle prime indagini del Commissariato di Conegliano dove ora si trova il matricida, assistito dal suo legale, in attesa di essere sentito dal pm Giovanni Valvassoi.  L'uomo era da un quarto d'ora nell'appartamento quando è scoppiata la lite con la madre, poi proseguita sulla terrazza. Moreno Coletti avrebbe ammesso le proprie responsabilità, non sapendo però spiegare la vera motivazione del suo gesto. Secondo quanto si è appreso, sia quest'ultimo sia la madre avrebbero sofferto di disturbi psichici. La donna, separata da tempo e vedova da poco, aveva un'altra figlia (un terzo figlio è morto) e pare avesse tentato in passato il suicidio.

Seguiranno aggiornamenti.

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