Oggi alle 11 a Cae de Oro il revival delle case chiuse

L’organizzatore Bughetto replica alle polemiche: «Nessuno scandalo, è cultura» Domani il burlesque, le interpreti chiariscono: «La nostra è una forma d’arte» 
ZAGO AG.FOTOFILM TREVISO IL MERCATINO DEI VECCHI MESTIERI IN P. PIO X°
ZAGO AG.FOTOFILM TREVISO IL MERCATINO DEI VECCHI MESTIERI IN P. PIO X°



Siamo arrivati al giorno della verità. Contestata oppure applaudita e in ogni caso attesissima dopo il can can sollevato a livello nazionale, oggi la rievocazione della case chiuse animerà piazza Pio X, nell’ambito della manifestazione dedicata agli antichi mestieri.

LA RIEVOCAZIONE

Ieri è stato montano lo stand gastronomico e allestito lo spazio che oggi, con sfondo Liberty, ospiterà su divanetti delle giovani figuranti impegnate in una “allegoria delle case chiuse” proprio nel quartiere – la Cae de Oro – che un tempo ospitava i bordelli della città. Anzi quelli più poveri e malfamati poiché i ricchi andavano in casini di lusso, come quelli di via Roggia. Giorgio Bughetto presidente dell'associazione Doge che ha organizzato la tre giorni di eventi con il patrocinio del Comune di Treviso, in una lettera scritta ai giornali si rivela esasperato da un clamore che non comprende fino in fondo. La manifestazione a carattere storico-culturale sarebbe stata travisata, alcuni media ne avrebbero parlato senza sentirlo preventivamente e la cosa diffusa in rete ha generato fraintendimenti nazionali con testo «inesatto e lesivo della dignità delle persone e della categoria». L’obiettivo, precisa, era quello di rievocare i mestieri di una volta e tra questi anche “il lavoro più vecchio del mondo”. «L’allegoria con figuranti – aggiunge Bughetto – non è una pratica nuova ma è presente in musei dedicati e nella manifestazioni storiche». E lo definisce «un modo simpatico di far conoscere ai visitatori la realtà che si celava dietro l’apparente splendore» poiché nella mostra che verrà inaugurata oggi alle 11 nel palazzo sotto i portici, «saranno presenti documenti a raccontare la situazione vissuta realmente dalle donne».

LA POLEMICA

Quella condizione raccontata ieri da Tribuna con le lettere scritte da prostitute disperate, malate di sifilide, impazzite e finite al manicomio. Le immagini d’epoca nella mostra e l’allegoria esterna con le figuranti secondo Bughetto «alza il velo su tanta ipocrisia che circola a proposito delle case chiuse, ma soprattutto delle troppe donne sfruttate da questa piaga». Altra questione sono tutti gli eventi previsti tra ieri e domani: dal cabaret alla commedia in lingua veneta al lo spettacolo di Burlesque. Quest’ultimo secondo il presidente del Doge, «non è in alcun modo collegato all’allegoria del giorno precedente (se non per il fatto di trovarsi nello stesso volantino), lo spettacolo è stato messo a chiusura di questo evento culturale per concludere in bellezza e celebrando l’arte sotto ogni sua sfaccettatura». Il Burlesque viene definito «arte performativa pluridisciplinare, teatro, danza, all’insegna dell’eleganza e del divertimento». Bughetto promette che lo show sarà assolutamente adatto ad un pubblico di tutte le età. Promessa confermata dalle artiste che domani alle 21 daranno vita allo spettacolo più atteso della tre giorni.«Sarà un’esibizione all’insegna della sobrietà e dell’ironia, mai sopra le righe» dichiarano le artiste che sono state sommerse da polemiche e insulti, considerati infondati. «Noi pratichiamo una forma di spettacolo conosciuta da molti anni in tutto il mondo ed anche nella Marca Trevigiana: non c’è nulla di cui scandalizzarsi». Novelle Madonna, Cher e Aguilera proporranno uno spettacolo soft per raffreddare il clima incandescente. —

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