Oderzo, operaio muore schiacciato dalla pressa

ODERZO. Ennesima tragedia sul lavoro in provincia di Treviso: ieri mattina un operaio di Mansuè è morto schiacciato dal macchinario su cui stava facendo manutenzione.
Lo Spisal è al lavoro per chiarire la dinamica dell’incidente e rilevare eventuali responsabilità.
La tragedia è avvenuta all’Eurodoor srl, azienda che realizza attrezzature per la refrigerazione e la ventilazione, situata in via Padova nella zona industriale di Camino di Oderzo, ieri mattina intorno alle 10.30.
Massimo Sarri, 47enne residente a Mansuè, era arrivato poco prima per eseguire la manutenzione di una piegalamiera in avaria.
La Procura di Treviso, come prassi in questi casi, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo come ipotesi di reato. Al momento, però, non risultano esserci indagati.
Massimo Sarri era dipendente dalla ditta R.D.Mec, situata nella zona industriale di Mansuè, che si occupa di manutenzioni industriali. Secondo le prime ricostruzioni, Sarri, assistito da un dipendente dell’Eurodoor, aveva iniziato da alcuni minuti la manutenzione della pressa di un macchinario per la piega delle lamiere che era andata in avaria.
Pare si fosse bloccata una taglierina e stava lavorando ad una retro valvola quando è avvenuto l’incidente. Sarri è rimasto schiacciato con il capo nella pressa. Il collega che lavorava accanto a lui ha cercato disperatamente, anche con l’aiuto di un altro collega, immediatamente accorso ad aiutare, di tirare fuori Sarri dal macchinario, ma l’uomo era intrappolato.
Sono stati attimi concitati, con i colleghi che cercavano di liberarlo dalla presa mortale della pressa e l’attesa per l’arrivo dei soccorsi. Il Suem 118 e tutti i mezzi di soccorso si sono infatti precipitati sul posto, ma per Sarri non c’era ormai più niente da fare. L’uomo è deceduto in brevissimo tempo a causa dei traumi riportati e l’ambulanza e l’elicottero giunti sul posto sono dovuti rientrare vuoti. I sanitari del Suem hanno infatti solo potuto accertare la morte dell’uomo.
Sul posto sono giunti anche i vigili del fuoco di Motta di Livenza e i carabinieri della tenenza di Oderzo, oltre ai tecnici dello Spisal dell’Usl 9, per i rilievi e le verifiche in merito all’accaduto.
Dopo i primi frenetici tentativi di soccorso, è calata sul capannone della Eurodoor un’aria pesante. Alla spicciolata sono arrivati colleghi e parenti di Massimo Sarri, mentre i tecnici dello Spisal continuavano ad eseguire i rilievi all’interno dell’azienda e a parlare con i lavoratori presenti al momento dell’incidente.
Sul posto anche la moglie Moira Baldissera, che ha voluto rendersi conto di persona di quanto era accaduto.
Un lieve malore ha colpito il lavoratore che stava alla pressa con Sarri, profondamente choccato da quanto accaduto.
L’uomo è stato accompagnato a sedersi all’interno di un’auto parcheggiata nel piazzale esterno della ditta, affinché si riprendesse.
La salma di Massimo Sarri è stata rimossa solo poco dopo le 13. Disperati il titolare della RDMec Roberto Boscariol, che conosceva Sarri dai tempi delle scuole, e tutti i colleghi della ditta di manutenzione e i lavoratori dell’Eurodoor.
Massimo Sarri lascia la moglie Moira, i due figli Mattia e Thomas e i genitori Giuseppe e Ernesta De Marchi. I funerali verranno celebrati in data da destinarsi, subito dopo che la Procura rilascerà il necessario nullaosta.
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