Troppi negozi vuoti a Oderzo, Imu su a chi non affitta

Il consiglio approva: imposta all’1,06%, massimo possibile. Opposizioni concordi, «ma si faccia lo stesso con le case»

Niccolò Budoia
Imu su a chi non affitta
Imu su a chi non affitta

Il tuo negozio in centro storico resta sfitto per più di un anno? Pagherai più Imu.

È questo ciò che ha deciso lunedì sera il consiglio comunale di Oderzo, che all’unanimità ha approvato l’aumento delle tariffe per i proprietari più restii, fino al massimo consentito dalla normativa nazionale. L’extragettito stimato per le casse comunali è di 20 mila euro.

Il problema dei negozi chiusi

È in questo modo che l’amministrazione comunale intende contrastare il fenomeno dei negozi sfitti nel centro storico: «Per subire la maggiorazione dell’Imu i negozi dovranno essere senza un contratto di affitto o di comodato per di più di un anno, e per i proprietari l’aliquota passerà dallo 0,9% all’1,06%, il massimo previsto», ha detto l’assessore al bilancio Edi Campaner illustrando la manovra.

Una decisione che ha un impatto molto limitato sulle entrate comunali e probabilmente sugli esborsi in capo ai proprietari, ma che almeno nelle intenzioni di maggioranza e opposizione lancia un segnale: basta al fenomeno degli affitti troppo alti, tanto da scoraggiare ogni commerciante o imprenditore ad aprire in città.

I confini del centro storico sono stati definiti in base a quelli stabiliti in passato dai Distretti del commercio.

Le opposizioni: ok, ora le case

Per quanto forse troppo leggero per spostare davvero gli equilibri, anche i consiglieri d’opposizione hanno riconosciuto come questo strumento sia uno dei pochissimi a disposizione del Comune per invertire la tendenza.

Anzi, erano stati proprio Oderzo bene comune e M5s a chiedere alla maggioranza di centrodestra di adottare questi provvedimenti, e per questo entrambe le forze di minoranza hanno votato a favore: «Siamo contenti che sia stata accolta in parte la nostra proposta, ed è un bene combattere il fenomeno dei negozi sfitti e disincentivare quello degli affitti troppo esosi», ha detto Giulia Princivalli, capogruppo Obc, prima di aggiungere: «Questa decisione va estesa anche ai proprietari degli appartamenti che non affittano: anche a Oderzo c’è un problema casa e questo è un modo per affrontarlo».

Anche Marco De Blasis, capogruppo M5s, si è detto concorde con la decisione della giunta di Maria Scardellato, ma ha sottolineato come non basti questo per rendere più attrattiva la città: «Alzare l’Imu ai proprietari di negozi sfitti va nella giusta direzione, ma la moria di negozi nei centri storici è un problema diffuso».

Cultura ed eventi

Parallelamente a questo, secondo la sindaca Scardellato, «è necessario sostenere gli eventi e le iniziative che mettono Oderzo sulla mappa».

È stata la stessa sindaca Scardellato a spiegare come gli sforzi dell’amministrazione comunale stiano andando anche in quel senso: «Ci siamo candidati come città veneta della cultura 2026, con un focus sul nostro patrimonio archeologico. Insieme a 36 partner abbiamo predisposto un progetto che ora sarà valutato dalla Regione», ha detto il primo cittadino, che in questo modo vuole anche rispondere al calo degli arrivi in città registrato nel 2023, ovvero una diminuzione del 43% dal 2019, anno pre-pandemico.

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