«Non vogliamo più fare i primari», troppo stress, così i dirigenti scappano dagli ospedali di Treviso
Nella Marca mancano 24 figure apicali, la Cgil denuncia: «Esodo per le criticità nei reparti». Benazzi promette assunzioni

TREVISO. Medici in fuga dalla sanità trevigiana. L’emorragia non si arresta, il 2019 è segnato da 24 primariati mancanti. Dopo le dimissioni del direttore sanitario Marco Cadamuro Morgante e l’aspettativa di sei mesi chiesta dal primario del Pronto Soccorso Matteo Pistorello, l’Usl 2 fa i conti con una decina di dimissioni volontarie da parte del personale sanitario nell’ultimo mese; e il pensionamento dal primo settembre del primario di Ortopedia Gianluca Bertoni che darà il via alla stagione degli addii: nei prossimi mesi altri cinque primari andranno in pensione con il rischio che si venga a creare un vuoto enorme in termini di presenze e know-how, denuncia l’associazione dei primari Anpo.
IL NUOVO FENOMENO. A destare l’attenzione è anche un nuovo fenomeno: la richiesta di alcuni primari di tornare a fare i medici “semplici” senza il peso della responsabilità gestionale di un reparto.
Pezzi da novanta che preferiscono lasciare il ruolo piuttosto che restare in trincea, alle prese con insanabili lacune d’organico e disservizi a discapito dei pazienti. Un malcontento generale che spinge sempre più specialisti a rifiutare le promozioni.
«Oggettivamente è molto difficile che un primario rinunci all’incarico, per di più in un ospedale come il Ca’ Foncello, che gode di ottimo prestigio» commenta Ivan Bernini, segretario Fp-Cgil del Veneto.
«Ci troviamo di fronte a una situazione del tutto nuova, sintomo del caos che sta colpendo la sanità, minata da pressioni interne ed esterne. Chi porta avanti la carretta in reparto sente forte il peso degli ammanchi di personale e il clima di sfiducia» prosegue il sindacalista.
LE CARENZE. Il primario Pistorello sarebbe pronto a lasciare il ruolo apicale chiedendo il “demansionamento”, così come un suo collega della Diagnostica, si vocifera in Usl 2. Ma ad aggravare la situazione sono anche pensionamenti e dimissioni volontarie.
La prossima settimana andrà in quiescenza il primario di Ortopedia Gianluca Bertoni. Il 2019 è stato un anno di passione: Paolo Rosi direttore del Suem 118 ha chiesto un’aspettativa a termine ed è andato per motivi umanitari in Africa, il primario di Psichiatria Gerardo Favaretto invece ha optato per la pensione anticipata.
Tra color che son sospesi un dirigente medico che ha chiesto un periodo di aspettativa dopo aver vinto il concorso all’Usl Bassa Friulana-Isontina, mentre l’ex direttore sanitario del Ca’ Foncello Michele Tessarin ha salutato definitivamente la Marca per andare all’Usl Serenissima.
Giusto ieri, alla presentazione del nuovo primario di Cardiologia a Montebelluna, il direttore generale Francesco Benazzi ha elencato i 24 primariati scoperti negli ospedali della Marca, al momento gestiti da facenti funzione:2 per Veterinaria, 3 per Cure Primarie, 3 del polo Disabilità, 2 di Medicina, e singole posizioni di Pediatria, Geriatria, Neurologia, Psichiatria, Cure Palliative, Spisal, Cunsultorio hub, Igiene Pubblica e Alimenti, Medicina Legale e Medicina dello Sport, Area Infanzia . «Ma assumeremo quelli di ruolo entro fine anno» promette il dg.
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