Non operò Bellot, assolto il primario
Il medico di Otorinolaringoiatria scagionato da ogni accusa, ma la famiglia dell’avvocato insiste e si rivolge al giudice civile

VITTORIO VENETO SERGIO MASO
VITTORIO VENETO. Il dottor Giuseppe Rizzotto, primario del reparto di Otorinolaringoiatria dell’ospedale di Vittorio Veneto, è stato assolto per non aver commesso il fatto in relazione all’intervento all’avvocato Daniele Bellot che, dopo l’operazione, finì in coma. L’ha stabilito ieri mattina il tribunale di Treviso che, evidentemente, ha accolto la linea difensiva del professionista che aveva affermato di non essere stato presente in sala operatoria. La Procura aveva invece chiesto per lui una condanna a un anno di reclusione. Decisiva anche la consulenza tecnica chiesta dalla difesa di Rizzotto, rappresentata dall'avvocato Gianfranco Gagliardi, per stabilire la responsabilità del primario in quanto secondo operatore, come figurava nel verbale, mentre lui stesso aveva sempre detto di non essere stato presente in sala operatoria. La sentenza emessa ieri scagiona dunque il primario da quanto accaduto nella sala dove venne operato l'avvocato Bellot che, dopo quell'intervento, finì in coma. Nelle precedenti udienze era stato interrogato in aula il dottor Luigi Rui, specialista dell'unità operativa di Otorinolaringoiatra dell'ospedale di Costa di Vittorio Veneto, che aveva già patteggiato la pena. A processo c’era il dottor Rizzotto con l'accusa di lesioni colpose gravi: parte offesa nel procedimento il noto penalista Daniele Bellot. L’avvocato e la sua famiglia, rappresentati dai legali Esmeralda Di Risio e Anna Tomasi, si erano costituiti parte civile nel procedimento presentando una richiesta di risarcimento di 5 milioni di euro.
All’epoca, nel novembre del 2013, subito dopo l'intervento, Bellot venne trasferito in rianimazione, in coma. Si risvegliò a gennaio. Per il fatto vennero indagati tre medici, una posizione venne poi stralciata. Dopo la richiesta di applicazione pena a 2 mesi di reclusione convertita il 15 mila euro di multa (pena sospesa) rigettata dal giudice Michele Vitale, Luigi Rui aveva presentato una nuova istanza di patteggiamento a otto mesi. Questa volta accolta dal tribunale di Treviso. Diversa la posizione del primario Rizzotto che ha sempre ribadito di non aver partecipato all'intervento chirurgico.
Per questo, nei suoi confronti, non sarebbe imputabile alcuna responsabilità legata nemmeno alla mancata vigilanza. Versione questa che non coincide però con quella della parte civile. Altro aspetto era legato al livello di invalidità riportata dal penalista a seguito dell'intervento per la rimozione di alcuni polipi dal naso. Ora la battaglia si sposta in sede civile dove la famiglia dell’avvocato Bellot conta di ottenere giustizia.
Giorgio Barbieri
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