Nervesa, abbattuto l’archetto storico in piazza S. Nicolò

NERVESA. E' stata abbattuta la casa in cui era inserito lo storico archetto che era l'unico manufatto costruito prima della Grande Guerra ancora in piedi in piazza San Nicolò. L'edificio di proprietà privata dovrà essere ricostruito tale e quale per il momento però nel luogo dove sorgeva vi è una strada provvisoria per accedere al campo di volo della fondazione Jonathan Collection. La proprietà ha concesso il passaggio perché la via d'accesso è impraticabile a causa di lavori. Il Comune montelliano ha preso il suffisso "della Battaglia" a causa degli scontri che vi furono combattuti tra il 15 ed il 21 giugno del 1918. Era la famosa Battaglia del Solstizio a causa della quale gli edifici di Nervesa ebbero un tasso di distruzione percentualmente superiore a quello di Hiroshima dopo il bombardamento nucleare americano. L'arco abbattuto era il manufatto in muratura più antico di piazza San Nicolò. L'abbattimento, avvenuto qualche tempo fa ha anche reso visibile un edifico di nuova costruzione la cui architettura non è apprezzata da tutti. L'argomento è stato molto dibattuto in paese . Le proteste di alcuni cittadini sono poi giunte a "Nervesa Bene Comune" il gruppo di cui fa parte il consigliere di minoranza Matteo Mattiuzzo che è stato eletto in consiglio con il "Movimento per Nervesa" il quale annuncia un' interrogazione al sindaco Fabio Vettori. «Chiederemo informazioni al sindaco se quest'area e queste costruzioni prevedono regole di salvaguardia che dovrebbero riguardare tutti i cittadini» attaccano da "Nervesa Bene Comune. «Tra l'altro dopo l'abbattimento (che speriamo temporaneo) è emersa una visuale orribile che tutti i Nervesani stanno notando», concludono gli attivisti. «Strano che l'arco non avesse alcun vincolo», commenta Mattiuzzo. Pronta la replica del sindaco: «Sarà ricostruito tale e quale all'originale. Il proprietario ha chiesto di poterlo demolire e ricostruire perché rischiava di crollare» chiarisce Vettori, ingegnere edile - «Va spiegato a Mattiuzzo che le regole sono uguali per tutti», continua Vettori. «L'edificio aveva un grado di tutela basso come già dal Prg e una sua parte è stata costruita negli anni Sessanta».
Gino Zangrando
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