Muore dopo l’intervento al cuore il re della distribuzione dei giornali

SILEA
Muore dieci giorni dopo un delicato intervento al cuore il re della distribuzione di giornali e riviste nella Marca e nel Vicentino. Carlo Chiminelli, 77 anni compiuti il 15 dicembre, è scomparso la notte scorsa, stroncato da un infarto che lo ha colpito mentre stava osservando un periodo di degenza e riabilitazione post operatoria all’ospedale di Asiago. Una decina di giorni fa l’imprenditore era stato operato a Milano per l’impianto di un bypass coronarico. L’altra notte la morte improvvisa. Non si esclude che nelle prossime ore possa essere effettuato un esame del corpo, anche se le cause del decesso appaiono chiare. Da mezzo secolo – era il 1961 – Carlo Chiminelli lavorava con il fratello Giorgio nel comparto della distribuzione della stampa. L’attività era iniziata in sordina, in una piccola sede ricavata sotto alla torre di Bassano, città natale dei Chiminelli. «A quell’epoca i giornali arrivavano in treno e venivano distribuiti al massimo ad una ventina di edicole» racconta Massimo Chiminelli, nipote di Carlo, oggi al timone dell’attività assieme a Fabrizio, figlio del defunto. A poco a poco la società di distribuzione era cresciuta fino a conquistare, nel 1981, l’ambita piazza di Treviso. La Chiminelli, con sede a Silea, è la società che si occupa della distribuzione editoriale in tutta la Marca. Da quattro anni il gruppo si è ulteriormente ampliato, acquisendo la società vicentina Palladio e trasformandola in Brenta Press. «Da otto anni Carlo si era ritirato in pensione. Nonostante questo, era rimasto molto attivo in azienda. Assieme al fratello ha fatto la storia della distribuzione dell’editoria – ricorda il nipote – Per la sua attività ha fatto molti sacrifici. Amava essere all’avanguardia a livello tecnologico. Quando era a Bassano, la Chiminelli era stata tra le prime aziende ad usare i pc. Anche ora Carlo ci spronava ad investire, curando tra l’altro la logistica e la comunicazione. Molti trovano il giornale in edicola alla mattina e non sanno tutto il lavoro che c’è dietro». Per tre anni, Carlo Chiminelli era stato nel direttivo nazionale dell’Anadis, l’associazione di categoria dei distributori della stampa. «E anche là ha lasciato il segno»aggiunge Massimo che ricorda come lo zio fosse un grande amante dell’arte e un profondo conoscitore della letteratura. Chiminelli lascia la moglie Renata, i figli Fabrizio e Valentina, i fratelli Giorgio e Mariagrazia. Si stringono al dolore della famiglia i dipendenti delle due società, gli edicolanti ed il mondo dell’editoria trevigiana. I funerali domani alle 11.30 nella chiesa di Santa Maria in Colle a Bassano. (ru.b.)
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