Motta di Livenza. Stangato dall'autovelox, consigliere regionale protesta: «Beffato per un km»

MOTTA DI LIVENZA. Polizia locale nel mirino per la questione relativa agli impianti autovelox installati, di concerto tra il Comune e Veneto Strade, all’altezza dell’incrocio della sede di Elettronica Veneta, nella località di Capitello Tre Ponti, non lontano dall’abitato di Quartarezza. Stavolta la critica, feroce, è arrivata da un esponente politico del Partito Democratico. Si tratta di Alessio Alessandrini, già consigliere regionale del Pd, di corrente renziana, nell’ultima parte della legislatura precedente, del primo mandato di Luca Zaia. Alessandrini, professore in pensione e critico d’arte, è stato anche assessore nel comune in cui risiede, ovvero Portogruaro.
Nei giorni scorsi si è visto recapitare un avviso giudiziario con relativa multa per un eccesso di velocità commesso proprio sulla strada regionale 53.
Procedeva, a suo dire, a un’andatura moderata, ma alla fine, tolto il famoso sconto del 5% sulla velocità di punta, Alessandrini si è trovato a pagare una sanzione di qualche decina di euro per aver superato si appena un punto il limite di velocità di 70 chilometri all’ora.
Ha interpretato la sanzione come una beffa, senza però tenere conto che quegli impianti sono stati lì installati per evitare si verifichino i troppi incidenti dall’esito mortale causati dall’alta velocità. Nel suo profilo Facebook, Alessio Alessandrini si è lasciato andare a uno sfogo molto duro. «Ho preso una multa dal Comune di Motta di Livenza per aver superato il limite di velocità di 1, 2 (Uno virgola due! ) chilometri all’ora in un tratto dove il limite era di 70. Ma è colpa mia se i Comuni sono senza soldi? La sicurezza stradale è una cosa sacrosanta, ma voler far cassa in questo modo è ignobile. Non si può più andare in automobile per le strade».
Ovviamente il post ha ospitato numerosi commenti, tutti molto velenosi nel criticare l’operato della polizia locale mottense. Dai vigili urbani il post non è stato affatto stato gradito ed è arrivata una dura replica dal comando. «Ci stupisce che un uomo delle istituzioni come Alessandrini critichi aspramente un’altra istituzione». Poi dal comando riferiscono che effettivamente la media giornaliera è di almeno 200-250 contravvenzioni e che nella fascia oraria notturna, che si avvia alle 22 per terminare alle 7, le sanzioni pecuniarie vengono incrementate del 30%.
Le macchine sono tarate per i limiti della strada e non possono sottostare ai criteri di discrezionalità. Insomma gli impianti non verranno tarati oltre i 90 all’ora.
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