Motocross a Santi Angeli due esposti in Procura

GIAVERA. Altri due esposti alla Procura per la questione del Park Santi Angeli di Giavera. L'annuncio è stato dato ieri mattina nel centro montelliano durante una conferenza stampa aperta al pubblico convocata dal senatore Gianni Girotto e dal consigliere regionale Simone Scarabel, esponenti del Movimento 5 Stelle. Viene contestata la stessa presenza della pista di motocross e l'affidamento dell'area, di proprietà comunale, ad uso - di fatto - esclusivo al Motoclub Montello. Il sospetto è quello di peculato. Una richiesta di intervento della magistratura su entrambe le questioni è partita da Giorgio Marcon, attivista del M5S residente a poca distanza dalla pista di motocross, ed un'altra e stata fatta assieme dall'associazione "Sos Anfibi" e dal Wwf "Terre del Piave".
La procura è stata chiamata a indagare sulla regolarità della realizzazione della pista nella zona del Montello dichiarata di notevole interesse pubblico per questioni ambientali già da un decreto ministeriale del 1975 che applicava una legge del 1939. La magistratura dovrà inoltre fare chiarezza inoltre sull'affidamento dell'area al moto club. Secondo gli estensori degli esposti e gli esponenti del Movimento 5 Stelle infatti a essere irregolare non è solo la realizzazione degli ultimi interventi sulla pista, realizzati grazie anche a un contributo regionale di 263.000 revocato formalmente il 4 febbraio, ma la stessa esistenza della struttura che ha iniziato la sua attività tra la fine degli anni '70 ed l'inizio degli anni '80.
«La pista di motocross deve chiudere e deve essere sequestrata, dovranno essere calcolati i danni all'ambiente causati dal stravolgimento del territorio da tutelare perché è abusiva e in zona ambientale non compatibile», hanno attaccato i pentastellati. Per gli ambientalisti vi sono altri due danni a quello erariale dovuto ai 310.000 euro spesi per l'opera( tra contributo regionale e fondi comunali), la cui irregolarità era stata denunciata da cittadini ed organizzazioni ambientaliste.
«Grazie alla vittoria del bando regionale da parte del progetto presentato dal Comune di Giavera non è stata completata la pista ciclabile tra Cerano e Montebelluna ed inoltre sono state fatte opere dannose» hanno spiegato attivisti . «Non abbiamo nulla contro il motocross, ma va fatto nel rispetto delle norme ed in aree adatte come avviene per esempio per la pista di Paese», ha voluto chiarire Alessandra Tura del Wwf mettendosi sulla stessa lunghezza d'onda di Girotto e Scarabel .
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