Mostra il sedere agli amici Rischia 4 anni di galera

Al supermercato giovane si cala i pantaloni per fare uno scherzo a tre coetanei I dipendenti chiamano subito i carabinieri: denunciato per atti osceni aggravati
Di Fabiana Pesci

Come cacciarsi in un guaio di proporzioni enormi, istruzioni per l’uso. Il protagonista di questa vicenda, degna di un commedia demenziale made in Usa, è un ragazzo trevigiano di appena diciotto anni. Dopo una bravata all’interno di un supermercato ha corso il rischio di essere condannato a 4 anni e mezzo di reclusione. Eppure non ha rubato nulla, non ha picchiato o seviziato nessuno. Di quale delitto si è mai macchiato? Ha osato mostrare il derrier ai suoi amici nel reparto ortofrutta di un supermercato. Segnalato ai carabinieri dai dipendenti, ha chiuso la giornata con una denuncia per atti osceni aggravati.

Per comprendere cosa sia accaduto, bisogna rispedire indietro il calendario di un paio di giorni. Di pomeriggio, il gruppetto di ragazzi, un diciottenne e tre ragazzini minorenni, si è avventurato in un supermercato alla ricerca di qualcosa da bere e di un po’ di cibo. Avevano in mente una serata insieme a base di birra e quant’altro. Non appena hanno varcato la soglia del market hanno subito iniziato a fare un po’ di caos: risate, scherzi, spintoni, di fronte a clienti che passavano dal divertito all’incavolato. D’un tratto la goliardata è un pelino uscita dai binari. Il diciottenne, per concludere il suo pomeriggio sopra le righe, voleva stupire con un coup de théâtre: ha mollato lo zaino, allentato la cintura e in un battibaleno ha messo in bella mostra il suo sedere. Lasciando perdere il significato recondito del gesto, il cattivo gusto, annessi e connessi, i dipendenti del supermercato non ci hanno più visto. Niente scoppola e chiamata ai genitori però. Una telefonata è partita in realtà, ma al 112. Sul posto è giunta una gazzella dei carabinieri che ha raccolto testimonianze, ha identificato i ragazzini. Immediata è scattata la denuncia: atti osceni in luogo pubblico, aggravati dal fatto che sono avvenuti in una zona abitualmente frequentata da minorenni. Pensa massima prevista, 4 anni e mezzo di reclusione. Non appena le carte sono arrivate in Procura, le cose sono un pelino rientrate nella normalità: il reato è stato derubricato in atti contrari alla pubblica decenza. Di certo quel ragazzetto ci penserà sopra mille volte prima di calarsi di nuovo le mutande.

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